Mais in Calabria, una coltura che cresce tra sfide e nuove opportunità
Dalle colline del crotonese al vibonese, il granoturco trova spazio anche al Sud grazie a clima favorevole, pratiche agronomiche mirate e un mercato in evoluzione

Sebbene storicamente legata alla Pianura Padana, la coltivazione del mais ha trovato nel tempo spazi sempre più ampi anche in Calabria. La pianta, nota per la sua esigenza di calore e luce, si adatta bene al clima della regione, soprattutto nelle aree collinari e costiere dove le temperature restano miti e le estati sono lunghe. In alcune zone, come il crotonese e il vibonese, si registrano da anni coltivazioni sia su scala familiare che professionale, con buoni livelli di produzione, in particolare per il mais da granella e per uso foraggero.
Tecniche e tempi: coltivare mais in Calabria
Il ciclo colturale del mais inizia con la semina tra aprile e giugno, per poi proseguire fino alla raccolta a fine estate. Il terreno ideale è ben drenato e ricco di sostanza organica, mentre l’irrigazione è spesso necessaria, specialmente nei periodi di siccità estiva. Per ottenere rese elevate, è fondamentale una concimazione equilibrata, soprattutto a base di azoto, e un monitoraggio costante dello stato delle piante. Anche il mais dolce – destinato al consumo fresco in pannocchie – trova buone condizioni di sviluppo nei piccoli orti familiari o in coltivazioni biologiche a ciclo breve.
Potenzialità da valorizzare
La Calabria ha tutte le carte in regola per far crescere il comparto mais: ampie superfici coltivabili, un clima favorevole, una tradizione agricola solida e un mercato locale interessato a prodotti freschi e di qualità. Alcuni progetti sperimentali in corso dimostrano che, con un’adeguata assistenza tecnica e una gestione efficiente delle risorse idriche, il mais può diventare una risorsa agricola più strategica anche nel Sud. In un contesto di cambiamento climatico e di necessità di diversificazione delle colture, investire su filiere alternative come quella del mais potrebbe rivelarsi una scelta lungimirante per lo sviluppo rurale calabrese.