La scuola Spirito Santo
La scuola Spirito Santo

Dopo la diffusione del video pubblicato dallo streamer Saetta, in cui venivano denunciati presunti episodi di bullismo ai danni del fratellino disabile, la direzione dell’Istituto Comprensivo “Via Roma – Spirito Santo” di Cosenza ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la propria posizione e respingere le accuse.

La scuola si è detta “profondamente rammaricata” per la diffusione del filmato, che – secondo quanto riportato nel documento – contiene “accuse infondate e gravemente diffamatorie nei confronti della scuola, del corpo docente e delle famiglie degli altri studenti”.

“Nessun episodio di bullismo, verifiche approfondite”

La dirigenza ha sottolineato che, a seguito di “continue e approfondite verifiche interne e ascolto degli insegnanti”, non sarebbero emerse evidenze di atti di bullismo nei confronti dello studente citato.

Anzi, il ragazzo avrebbe sempre partecipato regolarmente sia alle attività curriculari che a quelle extracurriculari, come il progetto Ciak volto proprio alla prevenzione del bullismo, oltre che a uscite didattiche e viaggi di istruzione.

La scuola precisa inoltre di aver più volte incontrato i genitori del ragazzo “con l’obiettivo di concordare un piano educativo personalizzato e condiviso”, ma lamenta oggi “una volontà di disaccordo e mancata collaborazione” che avrebbe ostacolato il percorso inclusivo avviato.

Avviate azioni legali per diffamazione

Nel documento, la direzione dell’istituto annuncia anche di aver avviato le procedure legali per la diffida e la denuncia per diffamazione nei confronti dei genitori ritenuti responsabili della pubblicazione del video.
Secondo la scuola, l’atto avrebbe provocato “un grave danno di immagine e compromesso il clima educativo”.

L’impegno per un ambiente rispettoso e inclusivo

Nella parte conclusiva della nota, la dirigenza ribadisce “l’impegno della scuola a garantire un ambiente rispettoso, inclusivo e sicuro per tutti gli alunni”, lavorando “con trasparenza e responsabilità per il buon funzionamento della comunità scolastica”.
Infine, l’appello alla collaborazione di tutti per riportare serenità: “Confidiamo in una collaborazione serena per superare con equilibrio questa difficile situazione”.

La vicenda, che ha rapidamente attirato l’attenzione dei social e dei media locali, resta al centro del dibattito cittadino, tra la richiesta di verità avanzata dallo streamer e la ferma difesa della scuola, determinata a tutelare la propria reputazione e quella dei suoi docenti.