Segreteria Forza Italia, Occhiuto: "Il coraggio non mi manca, pronto se necessario"
Il vicesegretario azzurro chiarisce la sua iniziativa, fissa l’obiettivo del 20 per cento e rilancia il progetto berlusconiano
"Non volevo che la mia iniziativa fosse qualificata come una corrente. Premetto che a Tajani va la riconoscenza mia e di tutti, perché ha guidato Forza Italia nel momento peggiore della sua storia, dopo la scomparsa di Berlusconi". Lo afferma, in un'intervista a La Stampa, Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia e governatore della Calabria. "L'obiettivo - aggiunge - però resta di arrivare almeno al 20 %. Noi lo condividiamo e siamo qui per impegnarci, perché al momento il partito galleggia attorno all'8%. Per questo ho parlato di scossa liberale".
Il congresso e un partito più moderno
Sulla possibilità di candidarsi, Occhiuto risponde: "A prescindere se io mi candiderò o meno - prosegue Occhiuto -, dobbiamo usare il tempo che ci separa dal congresso per proporre un profilo più smart, moderno e aperto del partito, riattualizzando il progetto di Berlusconi. Ho dimostrato che il coraggio non mi difetta. Sono pronto, se necessario".
Il rapporto con la famiglia Berlusconi
Recentemente ha incontrato Marina Berlusconi, c'è lei dietro la sua iniziativa? "Assolutamente no: l'ho organizzata in autonomia. Certo, gliene ho parlato. Nessun endorsement. I fratelli Berlusconi desiderano che la creatura a cui il loro papà teneva possa godere della migliore salute possibile. Va fatto quello che fece Berlusconi: aprire il partito a esperienze diverse, cercando il nuovo non solo tra i dirigenti dei territori, ma anche fuori dalla politica. Credo che parte del loro auspicio sia questo".
Nessuna sfida al leader e il tema Pier Silvio
Sfrattando Tajani? "No. Sarebbe un piano poco ambizioso se si limitasse alla sostituzione del leader". E se scendesse in campo Pier Silvio? "Sarebbe bello per gli italiani - afferma ancora il vice segretario di FI - ci fosse un Berlusconi da votare di nuovo. Solo il suo nome apre un immaginario. Ma non mi pare ci sia l'intenzione".
Il centrodestra e l’ala liberale
"La domanda da farsi è: al centrodestra basta Meloni? Bisogna rafforzare l'ala liberale della coalizione. Gli ingredienti per spingere sulle riforme, liberalizzare e modernizzare il Paese sono tanti" aggiunge.
L’inchiesta e la risposta alle critiche
"Lei è sotto inchiesta per corruzione. Non pensa sia inopportuno rilanciarsi sul piano nazionale con questo peso?", gli viene domandato nell'intervista: "Non mi sono fatto condizionare prima e non lo faccio ora. Ho l'assoluta certezza di non aver commesso reati" conclude Occhiuto.