Rocca del Capo, perla nascosta di Bova Marina tra mare limpido e memoria antica
Un promontorio sulla costa ionica calabrese, dove natura incontaminata, spiritualità e storia millenaria si fondono in un paesaggio di rara bellezza

Rocca del Capo si presenta come una lingua di terra che si protende nel mare con eleganza selvaggia. Qui, la natura domina incontrastata: il mare è limpido, il fondale digrada dolcemente e il silenzio è rotto solo dal suono delle onde. Non ci sono stabilimenti balneari o servizi turistici organizzati, e proprio questa semplicità rappresenta il fascino autentico del luogo. È una meta perfetta per chi cerca relax, contatto diretto con l’ambiente e una pausa lontana dalla folla.
Un luogo di storia e devozione
La sommità del promontorio custodisce i resti di una torre d’epoca saracena, segno tangibile della lunga storia che ha attraversato questi luoghi. Accanto, una piccola cappella con una statua della Madonna del Mare veglia sul paesaggio e sui visitatori, rendendo Rocca del Capo anche un luogo di spiritualità e raccoglimento. Dal belvedere si apre una vista mozzafiato: nelle giornate limpide si può scorgere persino il profilo dell’Etna all’orizzonte.
Accessibilità e rispetto del luogo
Rocca del Capo è raggiungibile facilmente, anche se priva di strutture turistiche. Si accede tramite una breve scalinata o lasciando l’auto lungo la statale e proseguendo a piedi. L’assenza di servizi fa sì che i visitatori debbano essere autonomi: è consigliabile portare acqua e provviste, avendo cura di non lasciare rifiuti e rispettare la delicatezza dell’ambiente. Questo equilibrio tra accessibilità e integrità paesaggistica è ciò che rende Rocca del Capo una meta da scoprire e custodire con rispetto.
Rocca del Capo rappresenta una delle perle nascoste della costa calabrese, dove natura, storia e spiritualità convivono in perfetta armonia. Un luogo da visitare con lentezza, da vivere con rispetto e da ricordare con emozione.