La società Stretto di Messina risponde alle affermazioni dell’Onorevole Angelo Bonelli, negando che sia stata firmata una convenzione da 250 mila euro con l’INGV. Conferma invece che la collaborazione tra INGV, Stretto di Messina e il contraente generale continuerà come previsto, soprattutto per lo sviluppo della progettazione esecutiva del ponte.

Correzione delle dichiarazioni scientifiche


La società sottolinea che anche le affermazioni del professor Doglioni sono state smentite, compresa una rettifica da parte dell’INGV. Aggiunge che il progetto prevede accelerazioni sismiche massime superiori a 1,5 g, molto più elevate rispetto ai 0,58 g indicati erroneamente. Documenti ufficiali confrontano lo spettro sismico del ponte con quelli dei terremoti di L’Aquila e Amatrice, dimostrando che le accelerazioni previste per il ponte sono superiori a quelle di eventi passati, invalidando quindi le critiche mosse.

Ampia documentazione geologica e monitoraggio delle faglie


Il progetto definitivo include oltre 300 elaborati geologici basati su circa 400 indagini, tra sondaggi geologici, geotecnici e sismici. Tutte le faglie nell’area dello Stretto di Messina, compresa quella calabrese, sono conosciute, censite e monitorate. La progettazione ha evitato di posizionare i punti di appoggio dell’opera su faglie attive, secondo studi geosismotettonici approfonditi.