Occhiuto attacca Falcomatà su Articolo 21: critiche dure nella trasmissione di Lino Polimeni.
Sanità calabrese sotto accusa: Falcomatà risponde alle critiche di Occhiuto mantenendo il tono istituzionale e rilancia il dibattito sulle gravi falle del sistema sanitario regionale.

Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha rilasciato una nota ufficiale in risposta alle recenti dichiarazioni del governatore della Calabria Roberto Occhiuto. La vicenda, iniziata con un botta e risposta durante alcune interviste, ha acceso i riflettori su due temi centrali: il tono istituzionale e le problematiche legate alla sanità calabrese. Occhiuto che, nel corso di un'intervista ad Articolo21 di Lino Polimeni, ha definito il primo Cittadino "ignorante come uomo".
Di seguito riportiamo integralmente la nota di Falcomatà, seguita da una critica puntuale e rispettosa delle affermazioni fatte dal sindaco verso il governatore Occhiuto.
La nota integrale di Giuseppe Falcomatà
"Mi spiace che il Governatore si sia prestato ad una tale caduta di stile, arrivando addirittura all'insulto personale. È un modo di fare che non mi appartiene, che non ha mai fatto parte del modo in cui interpreto il mio ruolo di rappresentante delle istituzioni. Evidentemente Occhiuto ha altri parametri e di questo me ne dispiaccio, ma è chiaro che non mi lascerò trascinare nella zuffa che probabilmente il Governatore vuole".
"Al di là della vicinanza per il suo stato di salute, da me peraltro già a suo tempo manifestata, è evidente che il Governatore stia perdendo le staffe. Le sue affermazioni sono un grave attacco istituzionale, non tanto alla mia persona, ma alla comunità che rappresento. Non può il nervosismo per ciò che sta accadendo dalle parti di Palazzo Campanella, con una maggioranza di fatto in frantumi che lo ha costretto all'ennesima forzatura con la richiesta della fiducia sulla vicenda della centrale del Mercure, giustificare una tale bassezza. È chiaro che il governatore non sia lucido. E sono convinto che i calabresi meritino un governo differente, autorevole e saldo, che a qualche sortita da influencer social sappia quantomeno associare idee chiare e capacità strategiche alla guida della Regione".
"Entrando nel merito di ciò che afferma Occhiuto, è chiaro che quanto da me riferito, nel corso di una recente intervista tv, riguardo la sua operazione chirurgica, è un fatto ampiamente condiviso dall'opinione pubblica, che non deve essere travisato. E cioè che è un grave problema se la sanità calabrese debba ricorrere all'intervento di medici che provengono da fuori regione per affrontare le situazioni più delicate. Con questo non ho mai inteso alludere ad un'ipotetica condizione di favoritismo del governatore, che è corso ai ripari cercando una giustificazione non richiesta, ma alla necessità che i bravi medici, calabresi e non, siano messi nelle condizioni di lavorare in Calabria in maniera stabile e non a chiamata per una sorta di turismo professionale".
"Tutti i calabresi hanno diritto ad una sanità pubblica gratuita e di alta qualità. Il diritto alla salute deve essere concretamente orizzontale ed accessibile a tutti. Purtroppo in Calabria non è così, ed Occhiuto deve farsene una ragione. Nonostante i pieni poteri affidatigli, il suo commissariamento è miseramente fallito. Nonostante la bravura e l'abnegazione di tanti medici ed operatori che reggono sulle loro capacità professionali l'intero sistema sanitario, i calabresi hanno visto solo peggiorare lo stato della sanità su tutto il territorio regionale".
"Lo dimostrano i continui tagli, gli scandali sulle sospette cessioni dei crediti finite sotto l'occhio di importanti inchieste giornalistiche, le guardie mediche che chiudono, gli ospedali che non aprono, i pronto soccorso costantemente al collasso, i migliori professionisti che fuggono e le ambulanze sprovviste di medici, i concorsi che vanno deserti e perfino la penuria di farmaci specifici per alcune categorie fragili. Piuttosto che scagliarsi con una pesante caduta di stile contro un'istituzione che gli ha fatto notare un problema oggettivo, mi sarei aspettato che il governatore della Calabria, ne avesse approfittato per relazionare dello stato della sanità calabrese che, suo e mio malgrado, ci ha interessati anche direttamente".
Falcomatà risponde a Occhiuto punto per punto
La risposta di Giuseppe Falcomatà al governatore Occhiuto si distingue per il tentativo di mantenere un tono istituzionale, pur affrontando direttamente le questioni sollevate: stile istituzionale e insulti personali: Falcomatà critica le parole di Occhiuto senza cedere alla tentazione di rispondere con lo stesso linguaggio. È evidente il richiamo al rispetto reciproco tra rappresentanti istituzionali, un valore che dovrebbe prevalere in ogni confronto pubblico. La sanità al centro del dibattito: Il sindaco non si limita a criticare, ma evidenzia un problema reale e condiviso: la sanità calabrese. L’affidamento a medici esterni e la mancanza di risorse strutturali rappresentano un'emergenza che merita risposte concrete. Il diritto alla salute come priorità: Falcomatà mette in evidenza la disparità nell’accesso alla sanità in Calabria, richiamando il governatore a relazionare sulle azioni intraprese per migliorare il sistema, soprattutto in considerazione dei “pieni poteri” assegnatigli come commissario. Chiamata alla trasparenza: il sindaco, senza scivolare in polemiche sterili, richiama l’attenzione sugli scandali e le inefficienze che continuano a caratterizzare il sistema sanitario regionale, chiedendo chiarezza e soluzioni concrete.
L’intervento di Giuseppe Falcomatà.
Pur contenendo critiche dirette, mantiene un livello di rispetto istituzionale che lo distingue dal tono utilizzato da Occhiuto. La vicenda, tuttavia, richiama un problema ben più ampio: la necessità di un sistema sanitario calabrese efficiente, trasparente e accessibile a tutti i cittadini.