La sindaca Rita Fuduli
La sindaca Rita Fuduli

In un durissimo comunicato firmato da Mery Maccarone e Gilda Guerrera, ex consigliere di maggioranza del gruppo Liberi per Filandari, emergono pesanti critiche alla gestione amministrativa del sindaco Fuduli e del gruppo di maggioranza. Le due esponenti denunciano un clima politico inquinato da "scene mute", accordi sottobanco e un’opposizione inefficace che – a loro dire – sembra appiattita su posizioni ambigue.

Patto per il Clima e l'ambiente: dieci anni di ritardo

Nel mirino anche la recente proposta della minoranza riguardo la sottoscrizione del Patto per il Clima e l’Ambiente, già adottato da molti comuni fin dal 2015. Secondo Maccarone e Guerrera, il sindaco e il suo gruppo hanno dimostrato “inefficienza palese e totale impreparazione”, non avendo mai aderito formalmente al patto, oggi divenuto obbligatorio per accedere a bandi strategici come il Cse Energia 2025.

“Abbiamo votato a favore – spiegano – non per fare un favore alla minoranza, ma perché si tratta di un passaggio necessario per il futuro energetico del paese. Il vero scandalo è che la sottoscrizione sia arrivata solo ora”.

Lavori pubblici e appalti: "Piazza Mesiano è una farsa"

Non mancano accuse sui lavori pubblici: le due ex consigliere denunciano appalti interrotti, imprese che si alternano senza continuità e casse comunali in disavanzo. In particolare, viene definita “una farsa” la gestione del cantiere in piazza Mesiano, dove i cittadini – sostengono – assistono a un “sistema senza trasparenza né risultati”, che porta solo allo spreco di risorse pubbliche.

Dalla politica per passione al sospetto di incompatibilità

Maccarone e Guerrera respingono con forza le accuse personali ricevute in consiglio, ribadendo che il loro impegno è stato ed è tuttora “per passione e per il bene comune”, non per interesse personale. Ma è nella parte finale del comunicato che arriva la stoccata più pesante: le due ex consigliere fanno riferimento a “sospetti di possibili incompatibilità” tra alcuni assessori e il presidente del consiglio comunale, chiedendo al sindaco “risposte chiare e trasparenti”.

Ultimatum al sindaco: chiarisca o ci rivolgeremo alle autorità

“La fiducia dei cittadini – scrivono – è stata tradita. Se il sindaco continuerà a ignorare le domande legittime che arrivano dalla comunità, ci vedremo costrette a rivolgerci alle autorità competenti”. Una presa di posizione netta, che agita ulteriormente le acque nel piccolo centro del Vibonese, dove la credibilità dell’amministrazione sembra vacillare sempre di più.

Il messaggio finale è chiaro: “È il momento di chiedersi se questa gestione possa ancora essere considerata responsabile”.