Il momento in cui viene liberata Ariel
Il momento in cui viene liberata Ariel

Il primo ottobre 2025 si è aperto con un momento di grande emozione lungo la costa di Vibo Valentia. La Guardia di Finanza ha infatti rilasciato in mare “Ariel”, un esemplare femmina adulto di tartaruga marina Caretta-caretta, specie considerata vulnerabile e protetta a livello internazionale. L’operazione si è svolta nelle acque antistanti il litorale vibonese, lo stesso tratto di mare dove l’animale era stato soccorso nel giugno scorso.

“Ariel” era stata individuata in evidente stato di difficoltà al largo di Briatico da un’unità navale del Reparto Operativo Aeronavale (Roan) della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Le condizioni erano gravi: presentava amputazioni alle pinne anteriori e ferite da strozzamento, conseguenze dell’ingestione di detriti plastici, una delle principali minacce per la sopravvivenza delle tartarughe marine nel Mediterraneo.

Cure veterinarie specialistiche e un delicato intervento chirurgico

Dopo il recupero, l’esemplare è stato affidato al Centro Recupero M.a.r.e. Tartarughe e Animali Marini di Montepaone (Cz), struttura specializzata nella cura e riabilitazione della fauna marina in difficoltà. Qui, Ariel è stata sottoposta a un intervento chirurgico complesso e a un lungo periodo di assistenza veterinaria che ne ha consentito il completo recupero delle funzioni vitali.

L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra personale veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, volontari dell’Associazione M.a.r.e. Calabria Ets e Legambiente, che hanno lavorato fianco a fianco per restituire all’esemplare la possibilità di tornare in mare.

Una sinergia istituzionale per proteggere la biodiversità marina

Il rilascio di Ariel è avvenuto con il supporto logistico della Stazione Navale di Vibo Valentia, a bordo dei mezzi della Guardia di Finanza, alla presenza dei veterinari e delle associazioni coinvolte. L’evento ha rappresentato un momento di sensibilizzazione importante, sottolineando l’impegno costante delle istituzioni nella tutela della biodiversità marina e nel contrasto all’inquinamento.

I finanzieri del Roan di Vibo Valentia confermano così il loro ruolo attivo non solo nel contrasto ai traffici illeciti via mare, ma anche nella salvaguardia della fauna protetta, ribadendo il valore della cooperazione tra corpi dello Stato, enti scientifici e associazioni ambientaliste. La storia di Ariel diventa così un simbolo di speranza e di responsabilità collettiva verso il fragile ecosistema marino calabrese.