Tridico prende tempo dopo la sconfitta: “Troppo presto per decidere”
L’europarlamentare M5S conferma il suo impegno in Calabria e invita a riorganizzare l’opposizione. A Lamezia Terme il primo incontro con i consiglieri del centrosinistra

«Ho chiesto qualche giorno di riflessione. Sono passati solo due giorni dal voto, è troppo presto per una decisione così importante», ha dichiarato l’europarlamentare M5S Pasquale Tridico, candidato sconfitto del campo progressista alla presidenza della Regione Calabria. Tridico, intervenuto a Lamezia Terme prima della riunione con i consiglieri regionali eletti del centrosinistra, ha ribadito che il suo impegno politico in Calabria resta scontato, ma senza ancora sciogliere le riserve sul futuro ruolo.
Riorganizzare l’opposizione e ripartire
Tridico ha ammesso l’amarezza per l’esito elettorale, ma ha sottolineato la necessità di «riorganizzare l’opposizione e ripartire». Ha ricordato che la campagna elettorale è stata condotta in tempi molto brevi e che questo ha inciso sul risultato, insieme alla bassa partecipazione al voto. Ha inoltre rilanciato il tema del diritto di voto per i fuori sede, proponendo un’estensione simile a quella riservata agli iscritti all’Aire.
Incontro con i consiglieri del centrosinistra
Alla riunione erano presenti tutti i consiglieri regionali eletti del campo largo di centrosinistra: per il Partito Democratico Rosellina Madeo, Ernesto Alecci, Giuseppe Ranuccio e Giuseppe Falcomatà; per la Lista Tridico Presidente Ferdinando Laghi e Vincenzo Bruno; per il Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà; per i Democratici Progressisti Francesco De Cicco; per la Casa Riformista Filomena Greco. Un primo confronto politico dopo la sconfitta, in vista della costruzione di un’opposizione organizzata e coesa.
Tridico: “Avremmo voluto più tempo”
"La sconfitta pesa anche per responsabilità di ognuno, a cominciare dalla mia". A dirlo Pasquale Tridico, parlando con i giornalisti in occasione della riunione a Lamezia dei consiglieri regionali eletti per il centrosinistra.
"Evidentemente - ha aggiunto l'europarlamentare 5 Stelle - non siamo stati convincenti abbastanza nel progetto che volevamo esprimere. Però, ripeto, il 40% dei votanti, di chi ha votato, aveva già evidentemente le idee molto chiare. Il mio progetto richiamava soprattutto a un voto non già incastrato nelle preferenze dei consiglieri regionali. Questo è il dato principale che emerge. Ed è questa la principale analisi che farei. Dopodiché noi pensiamo che la campagna elettorale sia stata breve e lo è stata, poco meno di un mese dal 6-7 di settembre fino al 3 di ottobre. Ma la difficoltà principale è stata soprattutto per chi ha dovuto fare le liste ad agosto. Vi assicuro che c'è stata difficoltà, e quindi se mi rimprovero qualcosa è quello di dire che avremmo dovuto avere più tempo, quantomeno per fare le liste".