Il Santuario di Santa Maria dell'Isola
Il Santuario di Santa Maria dell'Isola

Il Santuario di Santa Maria dell’Isola sorge su uno scoglio di arenaria un tempo completamente circondato dal mare: un luogo perfetto per l’anacoreta bizantino alla ricerca di solitudine e preghiera già tra il VI e l’VIII secolo. In epoca medievale divenne rifugio di monaci basiliani, poi ceduto all’Abbazia di Montecassino intorno all’Undicesimo secolo sotto la dominazione dei Normanni. L'edificio assunse in seguito la fisionomia di chiesa a tre navate con volte a botte, sviluppando un'architettura che mescola elementi originari, gotici e barocchi, anche se oggi ben poco conserva della struttura primitiva.

La leggenda che avvolge la Madonna dell’Isola

Alla radice del culto popolare c’è una leggenda suggestiva: una statua lignea della Vergine, giunta dall’Oriente in epoca di iconoclastia, fu posizionata in una nicchia naturale nella roccia. Troppo alta per lo spazio, un falegname tentò di accorciarla segandone i piedi, ma venne improvvisamente paralizzato e, secondo alcune versioni, il vescovo e il sindaco morirono. Un episodio interpretato come monito divino, che ha alimentato il fascino mistico del luogo.

La devozione e i riti che animano il santuario

Santa Maria dell’Isola non è solo un monumento solitario: ogni anno, intorno al 15 agosto, la statua della Sacra Famiglia custodita nel santuario viene portata in processione sulla costa, trasportata via mare insieme a un corteo di barche festose fino alla scalinata del Santuario. Questo rito unisce la comunità in un momento di fede e partecipazione, suggellando il legame tra il territorio e la propria spiritualità marittima.