Tromba d’aria a Bagnara Calabra: spettacolo inquietante sul Tirreno
Un vortice marino si è formato al largo della costa tra Bagnara e Favazzina: come si originano e quali rischi comportano questi fenomeni atmosferici

Nel pomeriggio del 5 agosto una tromba marina è apparsa davanti alla costa tra Bagnara Calabra e Favazzina, generando preoccupazione e curiosità tra gli osservatori locali. Il vortice, originato da una marcata instabilità atmosferica sulla bassa Calabria, è rimasto visibile dalla costa per diversi minuti prima di dissolversi al contatto con la terraferma. Fortunatamente non ha causato danni né feriti, ma ha richiamato l’attenzione sulla frequenza crescente di questi eventi nella regione.
Cosa sono le trombe marine e come si formano
Una tromba marina, o waterspout, è un vortice rotante di aria e ristretto spruzzi d’acqua che si sviluppa tra la superficie marina e il cielo, collegando una nube cumuliforme. In Italia tali fenomeni si formano spesso quando masse d’aria fredda in quota incontrano un mare caldo, creando un contrasto termico verticale che genera forti correnti ascendenti. In assenza di ostacoli in mare, l'aria umida vortica con minore resistenza, facilitando la nascita di colonne rotanti che talvolta toccano terra trasformandosi in tornado veri e propri.
La dinamica: dalla formazione al dissolvimento
Il processo inizia con la comparsa di un disco scuro sulla superficie marina, seguito da bande spiraleggianti e uno spruzzo visibile attorno al foro centrale. Con il progredire del fenomeno si forma l’imbuto condensato che può raggiungere un’altezza fino a mille metri e una velocità del vento che supera i 100 km/h. La durata tipica di una tromba marina è compresa tra i 15 e i 30 minuti. Il suo collasso può avvenire quando incontra terraferma o quando l’apporto di aria calda e umida si riduce.
Fattori meteorologici favorevoli
La locale instabilità è derivata dal passaggio di aria fredda su un mare significativamente caldo, circostanza che ha innescato masse d’aria instabili ascendenti. In simili contesti si formano nubi congestus, a volte sufficienti a generare fenomeni vorticosi anche in assenza di temporali intensi. Questi eventi sono più frequenti in estate, soprattutto in presenza di mari caldi, e possono manifestarsi anche più volte in una stessa area costiera.
Pericoli e osservazioni locali
Pur avendo avuto una durata limitata e senza conseguenze materiali significative, la tromba marina osservata a Bagnara evidenzia il potenziale pericolo associato a questi fenomeni. In caso di contatto con la costa, una tromba marina può sollevare detriti, creare danni temporanei e spaventare bagnanti. È quindi importante essere preparati e seguire le indicazioni delle autorità locali in presenza di nubi a imbuto sulla costa.
Il legame con il cambiamento climatico
Sebbene manchino studi definitivi sull'aumento di trombe marine in Mediterraneo, alcuni esperti mettono in relazione questi eventi con il riscaldamento delle acque e l’aumento dell’umidità atmosferica. È possibile che fenomeni come quelli che hanno coinvolto il superyacht Bayesian in Sicilia siano avvenuti in condizioni analoghe a quelle rilevate in Calabria. Questo suggerisce una possibile correlazione tra il cambiamento climatico e una maggiore frequenza di vortici marini intensi.