sanità calabrese
Ospedale

“La politica non può restare in silenzio di fronte allo stato della sanità calabrese, tanto più dopo le recenti rivelazioni dell’inchiesta giudiziaria sul reparto di Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro”. È il Partito Democratico della Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, a sollevare con forza la questione, denunciando quella che appare non come un’eccezione, ma come un sistema diffuso e preoccupante. “Al di là delle responsabilità penali individuali – affermano i dem – ciò che emerge è un quadro sistemico che merita risposte immediate e incisive”.

Accuse alla Regione: “Il presidente Occhiuto si assuma le sue responsabilità”

Nel mirino del Pd finisce direttamente il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, accusato di ignorare la gravità della situazione. “Esca dal suo cinema quotidiano – dichiarano – e prenda atto del fallimento del sistema delle prenotazioni sanitarie, che nel caso di Catanzaro è stato facilmente aggirato attraverso pagamenti indebiti da parte dei pazienti, probabilmente con la complicità di operatori interni”. Per i dem è urgente che la Regione avvii un’inchiesta approfondita sull’intero meccanismo delle prenotazioni e adotti misure immediate per tutelare i cittadini calabresi.

Appello all’università: “Trasparenza e responsabilità”

Il Partito Democratico chiama in causa anche l’Università Magna Graecia di Catanzaro, chiedendo l’apertura di un’indagine interna ampia e trasparente, i cui risultati siano resi pubblici nel più breve tempo possibile. “È inaccettabile – sottolineano – che in una regione con livelli essenziali di assistenza inadeguati e una spesa per emigrazione sanitaria che supera i 300 milioni l’anno, si possa speculare sul bisogno di cura dei pazienti”. Al netto degli sviluppi giudiziari, i dem ritengono che quanto accaduto possa riflettere una pratica non isolata e chiedono “controlli rigorosi, misure cautelative immediate e piena trasparenza per tutelare l’immagine pubblica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro”.