Tumore al seno, nuova scoperta internazionale con il contributo dell’Università della Calabria
Lo studio pubblicato su Nature rivela che l’Ulipristal acetato, già usato come contraccettivo, potrebbe ridurre il rischio di cancro al seno nelle donne geneticamente predisposte
Una nuova speranza nella prevenzione del tumore al seno arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Nature, dal titolo “Antiprogestin therapy targets hallmarks of breast cancer risk”. La ricerca, coordinata dal Manchester Breast Center dell’Università di Manchester e sostenuta dalle organizzazioni britanniche Breast Cancer Now e Prevent Breast Cancer, dimostra che l’Ulipristal acetato – un farmaco già approvato per altri utilizzi – potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno nelle donne in premenopausa con forte predisposizione familiare. Lo studio ha coinvolto diversi centri di ricerca internazionali, tra cui l’Università della Calabria, che ha fornito un contributo determinante nelle analisi biologiche e computazionali legate ai meccanismi molecolari dell’ormone progesterone nello sviluppo tumorale.
Il contributo scientifico del team Unical
Il gruppo di ricerca dell’Università della Calabria, guidato dal Professore Emerito Sebastiano Andò e formato dalle ricercatrici Amanda Caruso e Martina Forestiero, ha messo a disposizione competenze avanzate in biologia computazionale, modellistica cellulare e analisi di imaging. Grazie ai modelli matematici e alle analisi su risonanza magnetica, il team ha contribuito a dimostrare che la riduzione della densità mammaria e dei livelli di collagene è associata a un rischio minore di insorgenza tumorale. L’approccio integrato ha permesso di collegare i risultati ottenuti su campioni clinici con i processi molecolari descritti in laboratorio, confermando che il blocco dell’azione del progesterone modifica l’ambiente mammario rendendolo meno predisposto allo sviluppo neoplastico. La pubblicazione su Nature consolida così il ruolo dell’ateneo calabrese nel panorama scientifico internazionale, confermandone l’eccellenza nella ricerca biomedica.
Ulipristal acetato, nuove potenzialità contro il tumore al seno
Attualmente utilizzato come contraccettivo d’emergenza e nel trattamento dei fibromi uterini, l’Ulipristal acetato potrebbe avere un nuovo impiego nella prevenzione del cancro al seno. Somministrato per 12 settimane a donne con elevata predisposizione genetica, il farmaco ha mostrato una significativa riduzione della densità del tessuto mammario e dei livelli di collagene, entrambi fattori di rischio riconosciuti. I risultati dello studio aprono la strada a una possibile alternativa alle terapie ormonali tradizionali o alla mastectomia preventiva, offrendo nuove prospettive di prevenzione meno invasive. Gli autori auspicano ora l’avvio di trial clinici più ampi e di lunga durata per confermare l’efficacia e la sicurezza del trattamento, aprendo un nuovo capitolo nella prevenzione oncologica femminile.