Sanità a Cosenza: un pronto soccorso efficiente, ma resta il nodo dei referti
Un paziente racconta la sua esperienza positiva al PS, segnalando però criticità nei tempi di risposta della radiologia

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un paziente che ci racconta un episodio avvenuto all'ospedale Annunziata di Cosenza
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Egregio Direttore,
leggo spesso di malasanità, in particolare riguardo l’Azienda ospedaliera di Cosenza. Devo invece raccontare la mia esperienza positiva al Pronto soccorso il 9 settembre 2025, quando mi sono recato alle ore 14.00 a seguito di un incidente stradale.
Sono stato accolto da medici italiani e cubani con grande cortesia e professionalità. L’accoglienza è stata straordinaria, tanto da sembrare di essere fuori regione. Al triage e durante la visita i tempi sono stati rapidi e l’assistenza di qualità. Dopo la visita, un medico mi ha prescritto un RX cervicale e mi sono recato in radiologia, dove non c’era fila. In pochi minuti un tecnico ha eseguito l’esame e mi ha informato che sarebbe stato un medico a refertarlo.
Tornato al PS, ho ricevuto un antidolorifico ma ho dovuto attendere a lungo il referto: dopo un’ora non era ancora arrivato, dopo un’altra mezz’ora la situazione non era cambiata. Alla fine, il medico del pronto soccorso, molto gentile e disponibile, ha dovuto recarsi personalmente a sollecitare.
Mi chiedo se sia possibile che per un referto radiologico serva così tanto tempo, nonostante l’assenza di altri pazienti in attesa. Ritengo che, oltre al lavoro encomiabile dei direttori e del personale del pronto soccorso, occorra maggiore attenzione da parte dei primari di reparto, perché l’impegno di chi guida l’ospedale rischia di essere vanificato se non vi è una collaborazione concreta a tutti i livelli.
Il miglioramento rispetto al passato è evidente, ma è necessario che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità, senza pensare solo alle posizioni di potere.
Cordiali saluti