Il Parco di Capo Colonna
Il Parco di Capo Colonna

Il Parco Archeologico di Capo Colonna si estende a circa dieci chilometri a sud di Crotone, sul promontorio che un tempo fungeva da riferimento per i naviganti greci e romani. Qui sorgeva l’imponente santuario di Hera Lacinia, uno dei luoghi di culto più importanti della Magna Grecia. Oggi l’unico frammento rimasto in piedi del tempio—una solitaria colonna dorica alta circa otto metri—è il simbolo silenzioso di un passato grandioso e sacro.

Un percorso tra archeologia e natura

Il parco si articola su una superficie compresa tra 30 e 50 ettari, tra scavi archeologici e bosco mediterraneo. Un viale immerso nella macchia conduce, tra mura repubblicane e romaniche, alla “Via Sacra”: un asse largo più di otto metri che conduce al cuore del santuario.

Oltre il tempio: spazi per il sacro e l’accoglienza

Oltre alla colonna superstite, il sito conserva resti di altri edifici funzionali al santuario: l’Hestiatorion (mensa per sacerdoti e pellegrini) e il Katagogion (foresteria). Queste strutture, aggiunte nel IV secolo a.C., affiancavano il complesso templare in stile dorico.

Un promontorio che evolve nel tempo

Capo Colonna non è solo storia greca: la zona fu sede di colonie romane, ritrovamenti archeologici attestano insediamenti successivi, terme e abitazioni tardo-romane. Inoltre, oggi il promontorio ospita un faro marittimo che continua la tradizione di guida per il mare, andata avanti fin dall’epoca antica.

Il sacro che continua a vivere

Sul promontorio sorge anche il Santuario dedicato alla Madonna di Capo Colonna, meta di pellegrinaggi notturni ogni maggio. Al centro del culto popolare è un’icona venerata sin dall’epoca bizantina, simbolo della continuità spirituale che ha sostituito il culto pagano.