La Cattolica di Stilo
La Cattolica di Stilo

La Cattolica di Stilo è una chiesa bizantina a pianta quadrata con tre absidi e cinque piccole cupole, edificata tra il IX e il X secolo. È un capolavoro di sobrietà e armonia architettonica, realizzato in mattoni e costruito in uno dei contesti paesaggistici più suggestivi della Calabria, sulle pendici del Monte Consolino. È considerata uno dei monumenti più rappresentativi dell’arte bizantina meridionale e figura tra i siti candidati a diventare Patrimonio dell’Umanità.

Un interno ricco di storia

Gli interni sono scanditi da quattro colonne in marmi diversi, caratterizzate da capitelli invertiti, alcune dei quali provengono da epoche precedenti e forse dalla vicina Kaulon. Le pareti, originariamente completamente affrescate, conservano ancora cicli pittorici straordinari: tra questi, il Cristo Pantocrator nella volta, la Dormitio Virginis e la Presentazione di Gesù al Tempio, riscoperti e restaurati negli anni ’20 del Novecento.

Restauri e scoperte

Il monumento ha attraversato diversi interventi di restauro, dal consolidamento strutturale ottocentesco a quelli più consistenti del XX secolo. Tra le scoperte più significative, resti umani di epoca medievale, iscrizioni arabe e motivi cristiani, rinvenuti tra il 1927 e il 2015, illustrano la storia stratificata del sito. Nel 2017, è stata datata un’affresco della Dormitio Virginis al 1552, a testimonianza del passaggio dal rito bizantino a quello latino.

Un luogo di meditazione sospeso nel tempo

Oltre che per la sua importanza artistica, la Cattolica affascina per la sua posizione isolata e magnetica. Costruita su uno sperone roccioso, conserva un’aura mistica e silenziosa, in cui l’architettura dialoga con il paesaggio stesso. Il suo nome, derivato dal greco Katholikì ("chiesa munita di battistero"), testimonia l’influenza ellenica nell’identità religiosa della regione.

Un simbolo senza tempo

La Cattolica di Stilo è più di un monumento: è un presidio di memoria vivente, unarcheologia della fede che parla all’anima e all’intelletto. Ogni pietra racconta una storia, ogni affresco custodisce relazioni con altri mondi, e la sua presenza resta un invito a comprendere la Calabria come terra di incontro tra culture mediterranee.