Cerenzia tra mito, borgo fantasma e bellezze nascoste
Un tuffo nella storia millenaria dell’antica Acerenthia, oggi vivace comunità calabrese

Cerenzia, situata nella provincia di Crotone a circa 900 metri d’altitudine, è un borgo ricco di storia che affonda le radici in epoche pre-romane. Fondata da popolazioni enotrie — e secondo altri da Filottete, come narra Strabone — in origine era chiamata Acerenthia o Akerentia. Il suo nome antichissimo è collegato al fiume Lese, un tempo conosciuto come Acheronte.
Acerenthia: la città-madre abbandonata
L’antico insediamento, oggi noto come Cerenzia Vecchia, un tempo fu una città di quasi settemila abitanti, con un vivace tessuto urbano che includeva nove chiese, una cattedrale e un vescovato. Il borgo era costruito su rocce gessoso-solfifere ed era circondato da imponenti mura naturali. Le campagne successive, però, tra epidemie, malaria e terremoti (il più devastante quello del 1783), provocarono l’abbandono definitivo verso metà Ottocento.
Il Parco Archeologico di Akerentia
Oggi le rovine di Acerenthia costituiscono un prezioso sito archeologico immerso in un paesaggio incontaminato. È in corso la creazione di un parco, con campagne di scavo e interventi di tutela promossi dal Comune e dalla Soprintendenza. La presenza di resti monumentali — come il palazzo del vescovado e la chiesa di San Teodoro — insieme a grotte basiliane testimoniano la grandezza di questo centro bizantino.
Fede, culto e la leggenda del drago a sette teste
Il borgo custodisce una leggenda locale affascinante: nel 1528 un drago a sette teste emergeva dal fiume Acheronte e spaventava la popolazione. Fu San Teodoro d’Amasea, vescovo e santo protettore, a sconfiggerlo, uccidendolo con un solo colpo di spada. Da allora, ogni 9 novembre, il borgo celebra questo evento con una processione comunitaria.
Il borgo moderno: rinascita tra natura e comunità
L’attuale centro di Cerenzia, sorto nell’Ottocento a ovest del vecchio sito per contrastare la malaria, ospita oggi circa 1.300 abitanti. È un paese attivo dal punto di vista economico, con produzioni agroalimentari locali come olio, vino, cereali, agrumi e allevamento bovino. Conserva ancora forti connessioni spirituali e culturali con la sua storia millenaria.
Natura incontaminata e percorsi outdoor
La zona attorno a Cerenzia è ideale per escursioni e itinerari in bicicletta o trekking, con sentieri larghi e panorami suggestivi sulla Presila Crotonese. Punti d’interesse includono il lago Ampollino, boschi della Sila e paesi vicini come San Giovanni in Fiore: un’area ricca di proposte per chi ama la natura e il silenzio.