Occhiuto: “La sinistra non avrà la sua rivincita, il campo largo si sta già restringendo”
Il vicesegretario di Forza Italia e candidato alla guida della Calabria attacca le proposte del centrosinistra e rilancia sui risultati ottenuti: “Niente più commissari alla sanità, mi ricandido per completare il lavoro”

Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia ed ex presidente della Regione Calabria, si mostra fiducioso in vista delle prossime elezioni regionali. In un'intervista rilasciata a Il Resto del Carlino, dichiara di percepire "un entusiasmo ancora maggiore rispetto al 2021" e sostiene che le speranze della sinistra di ribaltare il quadro politico, in Calabria come altrove, siano destinate a fallire. "Non ho alcun timore — afferma —, anzi ho la netta sensazione che il cosiddetto campo largo si restringerà molto nelle urne".
Reddito di dignità? "È solo propaganda irrealizzabile"
Interpellato sulla proposta del centrosinistra di introdurre un reddito di dignità regionale, Occhiuto non usa mezzi termini: "È una fake news, semplicemente perché non si può fare". Spiega che un’iniziativa del genere non sarebbe compatibile con i fondi europei, né ci sarebbero risorse alternative per finanziarla. Non manca una stoccata a Pasquale Tridico, suo avversario ed ex presidente dell’INPS: "Se un economista dicesse una cosa del genere in un'aula universitaria, dovrebbe spiegare anche come sia diventato professore".
Sanità, dimissioni e sfida politica: "Mi ricandido per continuare il lavoro"
Sul fronte sanità, Occhiuto ricorda che la Calabria è commissariata da 15 anni e attribuisce le responsabilità ai governi precedenti, citando i commissari nominati dall’esecutivo Conte. Tuttavia, si dice certo che, se rieletto, non ci sarà più bisogno di un commissariamento: "Ora è tutto certificato, non serviranno più commissari". Riguardo all'inchiesta che lo vede coinvolto, ribadisce la propria innocenza e chiarisce le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi: "È stata una scelta necessaria per non bloccare la macchina amministrativa". Infine, parlando del suo rapporto con Tridico, precisa: "Siamo avversari politici, non nemici. È normale confrontarsi duramente, ma restiamo persone civili".