Il sequestro dei formaggi
Il sequestro dei formaggi

Maxi operazione dei Carabinieri Forestale del Parco del Pollino che, nel territorio di Mormanno, hanno scoperto un caso di gravi irregolarità nel settore alimentare. Nel corso di un controllo congiunto con i dirigenti veterinari dell’Asp di Cosenza, i militari hanno sequestrato 11 quintali di formaggi custoditi in condizioni non conformi alle norme igienico-sanitarie.

Il sequestro si inserisce nell’attività di tutela della salute pubblica e di contrasto alle frodi alimentari condotta nelle aree interne del Cosentino, dove si moltiplicano le verifiche sui prodotti tipici e sulle filiere di trasformazione artigianale.

Etichette false e ambienti non idonei alla conservazione

Durante l’ispezione, i militari hanno accertato che i prodotti caseari erano conservati in locali insalubri, con la stagionatura effettuata su scaffalature in legno non conformi alle norme di sicurezza alimentare. Inoltre, sono stati trovati formaggi privi di etichettatura, oppure con etichette non tracciabili riferite ad aziende inesistenti.

Le indagini hanno rivelato anche la presenza di formaggi acquistati nella grande distribuzione e rivenduti come produzione propria, un comportamento che configura una vera e propria frode commerciale ai danni dei consumatori.

Sequestrati anche salumi e spezie conservati irregolarmente

Oltre ai formaggi, i Carabinieri Forestale hanno sequestrato quasi un quintale di salumi e oltre 74 chili di spezie che erano conservati senza rispettare le condizioni igieniche previste dalla legge.

Alla luce delle gravi violazioni riscontrate, il titolare dell’azienda è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e contraffazione o uso illecito di marchi e segni distintivi.

Tutela del consumatore e valorizzazione del vero made in Calabria

L’operazione, sottolineano i Carabinieri Forestale, rappresenta un importante intervento a tutela della salubrità degli alimenti e della leale concorrenza. In un territorio come quello del Pollino, dove la tradizione casearia è un patrimonio di qualità e identità, episodi di questo tipo danneggiano non solo i consumatori ma anche i produttori onesti che operano nel rispetto delle norme e delle buone pratiche igieniche.

Le attività di controllo proseguiranno nei prossimi giorni, con verifiche mirate anche in altri comuni dell’area del Parco, per assicurare che i prodotti agroalimentari calabresi continuino a essere sinonimo di autenticità e sicurezza.