L’agricoltura calabrese è tornata al centro del dibattito politico con l’incontro “La Calabria che vogliamo”, promosso da Coldiretti Calabria presso l’Agriturismo Villa Santa Caterina di Montalto Uffugo. L’iniziativa ha visto confrontarsi separatamente con gli agricoltori i due candidati alla presidenza della Regione, Roberto Occhiuto per il centrodestra e Pasquale Tridico per il centrosinistra. A introdurre i lavori sono stati il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto e il direttore regionale Francesco Cosentini, che hanno posto sul tavolo i temi cruciali per il settore: sostenibilità, sicurezza alimentare, nuova PAC, difesa del reddito, dissesto idrogeologico, gestione dell’acqua, contenimento della fauna selvatica e valorizzazione delle produzioni locali.

Le richieste di Coldiretti

Nel corso dell’incontro, Coldiretti ha ribadito la necessità di impegni concreti da parte della politica. «L’agricoltura – ha sottolineato Franco Aceto – non può essere relegata a tema marginale, ma deve diventare pilastro delle politiche regionali. Ci aspettiamo azioni tempestive e misurabili per dare forza a chi lavora la terra ogni giorno». Sulla stessa linea, Francesco Cosentini ha richiamato la politica a «camminare accanto agli agricoltori», evidenziando come le priorità siano l’uso efficiente delle risorse idriche, la gestione della fauna selvatica e la tutela del reddito agricolo.

Le posizioni dei candidati

Durante il confronto, Pasquale Tridico ha insistito sul ruolo dell’innovazione e delle reti d’impresa collegate alle università: «Servono investimenti nei poli tecnologici e nella formazione dei giovani per far crescere l’agricoltura con nuove competenze». Roberto Occhiuto, invece, ha rivendicato il lavoro svolto durante la sua amministrazione: «Abbiamo governato con passione, accogliendo le istanze delle organizzazioni di categoria e costruendo un rapporto di fiducia. Credo che oggi ci sia grande entusiasmo».

Il futuro passa dalla terra

Al termine della giornata, Coldiretti ha rilanciato con forza il proprio messaggio: l’agricoltura deve essere considerata motore economico e identitario della Calabria. «Siamo soddisfatti – ha concluso Franco Aceto – perché è emersa chiaramente la centralità del settore agroalimentare. Ora servono coerenza e coraggio: le parole della campagna elettorale devono trasformarsi in atti concreti per dare sviluppo e dignità al lavoro agricolo».