Rubinetto con goccia d’acqua
Rubinetto con goccia d’acqua

La Calabria sta affrontando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni, aggravata da una combinazione di fattori climatici estremi e da una rete idrica inefficiente. Nel 2024, la regione ha registrato una significativa riduzione delle precipitazioni, con livelli inferiori al 70% rispetto alla media storica in diverse aree, in particolare lungo la costa ionica. Questa situazione ha portato a una drastica diminuzione delle riserve idriche, costringendo le autorità a dichiarare lo stato di emergenza in numerosi comuni, tra cui quelli delle province di Reggio Calabria, Crotone e Cosenza.

Reti colabrodo e dispersioni elevate

Oltre alla siccità, la Calabria deve fare i conti con infrastrutture idriche obsolete e mal gestite. Secondo i dati più recenti, la regione disperde circa il 60% dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione, con punte del 66,5% a Cosenza e del 65% a Vibo Valentia. Queste perdite sono attribuibili a impianti datati, spesso risalenti agli anni '50 e '60, e a una manutenzione insufficiente.

Costi elevati per i cittadini

Nonostante le inefficienze del sistema, i cittadini calabresi continuano a sostenere costi elevati per l'acqua. Nel 2024, la spesa media per famiglia è stata di 349 euro, con aumenti significativi rispetto agli anni precedenti. Questo ha generato malcontento tra la popolazione, che lamenta servizi inadeguati e frequenti interruzioni nell'erogazione.

Interventi e prospettive future

Per affrontare la crisi, sono stati stanziati fondi significativi per migliorare la rete idrica calabrese. Il progetto "Cantiere Abatemarco", ad esempio, prevede interventi per oltre 70 milioni di euro, mirati alla riduzione delle perdite e all'ingegnerizzazione delle reti. Tuttavia, nonostante gli investimenti, i risultati tardano ad arrivare, e molti comuni continuano a fronteggiare emergenze idriche con interventi tampone. La Calabria si trova di fronte a una sfida cruciale: modernizzare una rete idrica vetusta e inefficiente. Senza interventi strutturali e una gestione più trasparente, il rischio è quello di continuare a sprecare una risorsa preziosa, con costi elevati per i cittadini e per l'ambiente