Nel territorio impervio dell’entroterra reggino, una vasta piantagione di cannabis indica è stata scoperta e distrutta grazie all’azione coordinata dei Carabinieri delle Stazioni di Laureana di Borrello e Serrata, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”. L’intervento, avvenuto in un’area nascosta tra la vegetazione, è il frutto di un’indagine complessa avviata dalla Procura della Repubblica di Palmi, che ha seguito per settimane i movimenti di alcuni sospettati. L’azione è culminata con l’arresto in flagranza di uno degli indagati, sorpreso sul posto mentre tentava di fuggire tra i boschi. Oltre alla piantagione, appena recisa, i militari hanno trovato strumenti utilizzati per la lavorazione delle piante.

Identificati altri tre soggetti coinvolti


Poco distante dalla prima area, sono state individuate altre due coltivazioni di dimensioni più ridotte, successivamente distrutte. Le indagini hanno permesso di risalire ad altri tre presunti responsabili, tra cui un uomo fermato a bordo della sua auto con un cellulare contenente prove riconducibili all’attività illecita: chat, contatti e ordini relativi all’acquisto online di semi di cannabis. In seguito agli accertamenti, la Procura ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il materiale raccolto dai militari rafforza l’ipotesi investigativa di un gruppo ben organizzato, attivo nella produzione di stupefacenti destinati alla vendita.

Impegno costante contro il narcotraffico rurale


L’operazione conferma l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri nella lotta al traffico di droga, anche in aree difficilmente accessibili come quelle della provincia di Reggio Calabria, dove la coltivazione di marijuana resta una delle attività più redditizie per la criminalità. La sinergia tra forze territoriali e reparti speciali si rivela ancora una volta determinante nel contrastare queste forme di economia illegale radicate in zone rurali. È bene ricordare che le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza.