Donatella Versace
Donatella Versace

Il 2 maggio Donatella Versace compirà 70 anni. Un traguardo importante, segnato da una svolta epocale, per la prima volta dopo decenni, celebra il suo compleanno lontana dalla direzione creativa dell'azienda che porta il suo cognome. Il 10 aprile scorso, il marchio Versace è stato acquistato dal Gruppo Prada per 1,25 miliardi di euro, segnando il ritorno in mani italiane dopo il passaggio, nel 2018, sotto la statunitense Capri Holdings.

Ad accogliere il brand sono stati Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, che hanno ringraziato i fratelli Versace per la fiducia, annunciando però il cambio di rotta, Donatella viene sollevata dall'incarico di direttrice creativa e nominata "ambasciatrice" della maison, un ruolo onorifico, che la tiene legata sentimentalmente al marchio, ma che la esclude dalle scelte stilistiche future. Donatella ha salutato con entusiasmo questa nuova fase, dichiarandosi onorata di lasciare la griffe nelle mani di "un'azienda di famiglia italiana fidata". Tuttavia, per lei si chiude un capitolo lungo 28 anni, iniziato tragicamente con la morte di suo fratello Gianni e ora giunto a una nuova alba.

Da musa a regina della moda

Classe 1955, quarta figlia della famiglia Versace, Donatella cresce a Reggio Calabria sotto l'ala protettiva e visionaria di Gianni, che la considera da subito la sua musa. Dopo una laurea in Lingue e Letterature Straniere a Firenze, lo segue a Milano, dove insieme a Gianni e Santo, il fratello maggiore amministratore, contribuisce alla nascita di un'icona mondiale della moda.

Se Gianni è il genio creativo, Donatella è la regina delle relazioni pubbliche. Amante della musica e dello spettacolo, costruisce intorno al brand una vera e propria corte di celebrity, Elton John, Madonna, Sting diventano non solo clienti, ma amici personali. Negli anni Ottanta assume la direzione creativa delle linee giovani Versace Young e Versus, dimostrando talento anche nello scouting di nuove stelle come Christopher Kane, JW Anderson e Antony Vaccarello.

Il 1997 segna una svolta drammatica, ovvero,  l'assassinio di Gianni a Miami per mano del serial killer Andrew Cunanan.  Dopo questo evento tragico cambia per sempre la vita di Donatella costretta a prendere il timone della maison, lo fa con determinazione e fatica, sorretta dall'affetto dei figli Allegra e Daniel, nati dal matrimonio con l'ex modello Paul Beck.

La rinascita tra rehab, pop culture e icone moderne

Il peso della responsabilità si fa sentire, nel 2004 Donatella affronta il suo momento più difficile, su consiglio della famiglia e degli amici, entra in una clinica in Arizona per curarsi dalla dipendenza da cocaina. Un percorso duro, che la riporta alla ribalta più forte di prima. Nel 2014, grazie all'ingresso del fondo americano Blackstone che acquista il 20% della società, il brand riprende slancio, e Donatella rilancia Versace, fondendo l'eredità della maison con l'estetica della cultura pop.

Il suo talento nel legarsi alle icone contemporanee si rivela vincente, Rihanna, Beyoncé, Bruno Mars, Lady Gaga diventano volti e ambasciatori del nuovo corso Versace. Non è solo moda è spettacolo, musica, arte di vivere, Lady Gaga, in segno di ammirazione, le dedica persino una canzone intitolata "Donatella".

Il 2017 segna un altro momento memorabile, nel ventesimo anniversario della morte di Gianni, Donatella riporta in passerella le top model leggendarie degli anni Novanta come Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Helena Christensen e Carla Bruni,  tutte fasciate negli iconici abiti in metal mesh, il tessuto inventato dal fratello.

Nel 2018, la cessione a Capri Holdings segna un nuovo capitolo, ma Donatella resta saldamente alla guida creativa, fino alla recente acquisizione da parte di Prada. Oggi, a 70 anni, la stilista lascia il timone, ma non il suo spirito: quello di una donna che ha trasformato il dolore personale in un impero culturale, e che ha saputo fondere moda, spettacolo e provocazione come pochi altri nella storia della moda.