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È tornata a suonare la campanella anche in Calabria. Sono oltre 250mila gli studenti calabresi, di cui 89mila nella provincia di Cosenza, che da questa mattina hanno ripreso posto tra i banchi per l’avvio del nuovo anno scolastico. Le strade, da Reggio Calabria a Crotone, da Catanzaro a Cosenza, si sono riempite di zaini colorati, passi veloci, sorrisi e qualche sbadiglio: immagini che segnano un rito collettivo che ogni settembre rinnova l’emozione di una comunità intera.

Davanti ai cancelli delle scuole si sono incrociati abbracci e incoraggiamenti. C’è chi varca per la prima volta la soglia di un’aula con lo stupore dei più piccoli e chi, tra i più grandi, ritrova la quotidianità fatta di libri, amicizie e sogni condivisi. Anche a Cosenza, cuore pulsante della vita scolastica regionale, l’inizio dell’anno ha riportato la città a un ritmo diverso, scandito dal suono delle campanelle e dalla vitalità dei ragazzi.

La Calabria in prima linea nella sperimentazione

Accanto all’emozione della ripartenza, la Calabria si conferma tra le regioni più attive nella sperimentazione del modello “4+2”, che unisce quattro anni di scuola superiore a due anni di formazione terziaria negli ITS Academy. Si tratta di un percorso che offre agli studenti la possibilità di sostenere l’esame di Stato al termine del quarto anno e scegliere poi se proseguire con la specializzazione tecnica, tentare l’ingresso diretto nel mondo del lavoro o intraprendere studi universitari.

In un solo anno, il numero di istituti calabresi autorizzati a sperimentare il modello è cresciuto sensibilmente: da 24 a 35 scuole, mentre i corsi sono passati da 30 a 59. In tutta Italia gli istituti coinvolti sono oggi 428, a fronte dei 180 dello scorso anno. Anche gli iscritti aumentano: in Calabria sono 671 al primo anno e 439 al secondo, distribuiti soprattutto nelle province di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro.

Nuove opportunità per i giovani

Il Ministero dell’Istruzione punta con decisione su questa formula, pensata per creare profili altamente specializzati nei settori dove la domanda delle imprese è più forte. Turismo, informatica, finanza, marketing dei sistemi informativi aziendali e meccanica sono le aree più scelte dagli studenti calabresi. In questo modo si tenta di colmare il divario tra il mondo della scuola e quello del lavoro, rispondendo a un’esigenza che nel Sud è particolarmente sentita.

La Calabria, inoltre, vedrà nascere due campus formativi integrati regionali a Vibo Valentia e a Rossano, ciascuno finanziato con 750mila euro, che rafforzeranno il legame tra istituti tecnici, università e imprese. Un investimento che mira non solo ad arricchire l’offerta educativa, ma anche a rimodulare il mercato del lavoro regionale, rendendolo più vicino alle competenze realmente richieste.

Al momento la formula resta sperimentale e serviranno alcuni anni per valutarne i risultati. Ma intanto, tra la gioia dei bambini che tornano in classe e le scelte dei più grandi che guardano al futuro, l’anno scolastico in Calabria si apre con un duplice messaggio: la scuola come comunità e la formazione come chiave di sviluppo.