Disabilità e burocrazia: a Catanzaro 500 pratiche ferme da mesi
La denuncia della Uil Calabria: "La riforma della disabilità rischia di trasformarsi in una trappola per i più fragili"

Anche a Catanzaro, come nelle altre province coinvolte nella sperimentazione nazionale della riforma sulla disabilità, si registrano ritardi gravi e strutturali negli accertamenti sanitari per il riconoscimento dell'invalidità civile. A lanciare l’allarme è la Uil Calabria, attraverso le sedi territoriali del Patronato Ital Uil di Catanzaro, che da mesi denunciano una situazione ormai fuori controllo.
Quasi 500 pratiche bloccate da gennaio: “Una situazione insostenibile”
Secondo i dati diffusi dal patronato, sono circa 500 le pratiche ferme da gennaio 2025, bloccate a causa di difficoltà burocratiche e gestionali legate alla nuova procedura sperimentale. “È una situazione insostenibile”, affermano dalla Uil, sottolineando come il blocco colpisca in pieno malati oncologici, disabili gravi e persone non autosufficienti.
Senese (Uil): “Negare un diritto è far pagare ai fragili il prezzo del malfunzionamento”
“La riforma – afferma Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil Calabria – sta penalizzando proprio le fasce più deboli della popolazione. Ritardare il riconoscimento dell’invalidità significa negare un diritto. E negare un diritto, in questo caso, equivale a scaricare sui più fragili i costi di un sistema pubblico che non funziona”.
Sperimentazione, carenza di personale e digitalizzazione senza formazione: il mix che ha paralizzato il sistema
Secondo la Uil, la paralisi è frutto del “combinato disposto” tra una sperimentazione mal gestita, la carenza di medici Inps e una digitalizzazione introdotta senza un’adeguata formazione del personale. Il risultato è un sistema rigido e inefficiente, sommerso ogni giorno da nuove pratiche arretrate.
La richiesta della Uil: “Serve una svolta immediata. Coinvolgere i patronati”
“La riforma, nata per semplificare l’accesso ai diritti – continua Senese – si sta trasformando in una trappola amministrativa. Se questa è l’efficienza promessa, allora occorre una correzione di rotta immediata”. La Uil chiede interventi urgenti per sbloccare le pratiche ferme, garantire tempi certi e trasparenza, e coinvolgere i patronati nel sistema di gestione della disabilità, come presidi di tutela reale e prossimità ai cittadini.