L'aula del consiglio regionale della Calabria
L'aula del consiglio regionale della Calabria

Il nuovo Consiglio Regionale della Calabria si trova di fronte alla sfida più cruciale: fermare l'emorragia di talenti e trasformare la terra dei nonni nella terra delle opportunità per i nipoti. Questo esodo giovanile non è una fatalità, ma la conseguenza di un sistema economico non competitivo, e la sua inversione di rotta è l'unica via per uno sviluppo duraturo. Per innescare questo cambiamento strutturale, occorrono due riforme complementari e non negoziabili: la Decontribuzione Selettiva per l'impiego giovanile come leva economica e l'istituzione di un Registro di Trasparenza per ripulire il clima istituzionale.

Decontribuzione Selettiva: la leva economica per trattenere i giovani

L'idea alla base della Decontribuzione Selettiva è semplice, ma potente: la Regione deve intervenire sulla propria quota fiscale (come l'IRAP o con contributi diretti) per azzerare o ridurre drasticamente il costo del lavoro per le aziende che assumono Under 35 altamente qualificati con contratti a tempo indeterminato. Questo è un investimento strategico e non un sussidio. Un intervento mirato rende l'assunzione di personale giovane e competente economicamente più vantaggiosa qui che altrove, spingendo le aziende a investire e trattenere i profili che generano innovazione e crescita. Inoltre, invia un messaggio fortissimo ai calabresi emigrati: la Regione sta attivamente creando posti di lavoro stabile e di alta qualità.

Attenzione, però: questa misura ha un costo significativo, e la sua sostenibilità finanziaria deve essere garantita da una pianificazione pluriennale rigorosa. Soprattutto, è cruciale prevedere clausole anti-sostituzione e un monitoraggio stretto per evitare che le aziende si limitino a scambiare personale più anziano con i giovani incentivati, senza creare nuovi posti di lavoro stabili. La decontribuzione deve finanziare la crescita netta dell'occupazione giovanile nei settori ad alto valore aggiunto.

Registro di Trasparenza: la base di un clima istituzionale sano

Questo investimento sui giovani, tuttavia, avrà successo solo se accompagnato da un clima istituzionale pulito e prevedibile. L'opacità dei processi decisionali, infatti, scoraggia gli investimenti seri e alimenta la sfiducia dei cittadini. Per questo, è vitale istituire un Registro Regionale dei Rappresentanti di Interessi, basato sul modello della Camera dei Deputati, con un focus sulla trasparenza procedurale.

Il Registro, gestito dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, rende obbligatoria la registrazione per chiunque cerchi di influenzare le decisioni politiche in modo professionale. L'enfasi deve essere posta sull'obbligo di dichiarare l'identità e gli interessi rappresentati, sul rispetto di un Codice di Condotta rigoroso che vieta regali o vantaggi ai decisori pubblici, e, soprattutto, sull'introduzione di un periodo di raffreddamento (revolving door bloccato). Questa clausola impedisce a ex-politici o dirigenti apicali di passare direttamente a fare i lobbisti, evitando di sfruttare relazioni e informazioni privilegiate a discapito dell'interesse pubblico. Se non accompagnata da un Comitato di Sorveglianza con poteri sanzionatori forti, questa riforma sarà inutile. La trasparenza istituzionale è la precondizione per la stabilità e l'attrattività che i giovani imprenditori e lavoratori cercano.

Una strategia integrata per il futuro della Calabria

In sintesi, la Calabria ha una sola via: smettere di piangere la fuga dei suoi talenti e iniziare a competere per trattenerli. Il binomio Decontribuzione mirata per i giovani e Trasparenza istituzionale obbligatoria è l'unica strategia logica per costruire il futuro che i nostri giovani meritano. Il Consiglio Regionale ha il dovere di agire con questa doppia leva.