Cerva
Cerva

Cerva è un Comune della provincia di Catanzaro, inserito nel contesto della Presila catanzarese, ed è delimitato nei suoi confini da altri territori come Petronà, Sersale, Belcastro, Andali e il comune costiero di Cropani. Il suo territorio si estende su circa 21 km², con un’altitudine medio-territoriale di 800 metri.

Secondo i dati più recenti, la popolazione censita è pari a 1.034 abitanti, che rende Cerva uno dei borghi a bassa densità dell’entroterra calabrese. Il borgo sorge in un’area morfologicamente variegata, compresa tra quote minime di 44 metri e massime che superano i 1.300 metri, toccando i confini del Parco Nazionale della Sila.

Origini e vicende storiche

Pur essendo un paese dalla storia relativamente recente, le sue radici risalgono al tardo XVIII secolo, quando coloni provenienti dalla provincia di Cosenza fondarono un insediamento noto inizialmente come San Giovanni della Croce, sotto il dominio feudale della famiglia Poerio di Belcastro. In seguito, nel periodo napoleonico, l’insediamento ottenne lo status amministrativo di “luogo” e più avanti, nel 1850, fu elevato a comune autonomo.

Il nome “Cerva” si spiega secondo due tradizioni: una lo lega alla presenza storica di cervi nella zona, l’altra richiama la radice del dialetto locale nella quale “cervu” indicava anche un serpente non velenoso. Entrambe le ipotesi testimoniano lo stretto legame con la natura circostante.

Fiumi, boschi e percorsi naturalistici

Il territorio di Cerva è attraversato da corsi d’acqua come il fiume Crocchio e il torrente Nasari, che modellano le valli e alimentano conche, gole e paesaggi di grande suggestione. Numerosi torrenti secondari scorrono tra boschi e pendii.

Parte del territorio è contiguo alla Riserva Naturale delle Valli Cupe, un’area naturalistica che coinvolge anche il confine comunale, con gole, cascate e una flora di pregio. La presenza di sorgenti, castagneti secolari e boschi misti rende Cerva meta ideale per escursioni, trekking e osservazione ambientale.

Patrimonio architettonico e culturale

Nel cuore del borgo si distingue Palazzo Griffo, edificio ottocentesco restaurato che ospita al suo interno il museo della castagna e dell’arte contadina, con spazi espositivi dedicati alla memoria rurale locale. Vi si conserva documentazione, strumenti tradizionali e memoria viva del mondo contadino.

L’Anfiteatro Mirarchi, di recente costruzione e ispirazione classica, è divenuto luogo di spettacoli, eventi culturali e intrattenimento estivo, integrandosi nel tessuto urbano coniugando tradizione e modernità.

Il borgo conserva anche murales e testimonianze artistiche che narrano momenti significativi della vita locale e delle attività tradizionali, contribuendo a rendere lo spazio urbano partecipe delle radici comunitarie.

Economia, castagne e artigianato

La castanicoltura ha costituito da sempre il pilastro dell’economia locale, con i castagneti secolari che hanno sostenuto le comunità locali per generazioni. Oggi questa tradizione è affiancata da attività di agricoltura di montagna, allevamento, forestazione e piccola agricoltura specializzata.

Sono presenti imprese artigiane nei settori del legno, della pietra, della ceramica e dell’impiantistica, che rappresentano una componente fondamentale dell’economia locale. Significativa è anche la presenza di una torrefazione artigianale di caffè, unica attività industriale attiva nel paese.

Grazie alla sua adesione all’Associazione Nazionale Città del Castagno, Cerva valorizza in modo strutturato le produzioni legate alla castagna, anche promuovendo eventi, percorsi turistici e memoria culturale.