San Nicola dell’Alto, un borgo arbëresh tra colline e tradizione
Un piccolo comune che custodisce un’identità distintiva e paesaggi da riscoprire
 
				Situato nella provincia di Crotone a circa 579 metri di altitudine, San Nicola dell’Alto si estende su una superficie di circa 7,8 km². Il borgo è arroccato tra colline ricoperte di uliveti e vigneti, con scorci panoramici che si aprono verso il mare ionico, offrendo un ambiente rurale tranquillo e immerso nella natura.
Radici storiche e identità arbëreshë
Le prime tracce documentali del casale risalgono al Medioevo, quando era conosciuto come “Sanctus Nicolaus de Alto”. Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, rifugiati albanesi si insediarono in questo territorio, imprimendo al borgo una forte identità culturale di origine arbëreshë, ancora oggi visibile nella lingua, nei costumi e nelle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.
Tradizioni, cultura e comunità
San Nicola dell’Alto è una testimonianza viva della cultura arbëreshë in Calabria. Le feste religiose, gli abiti tradizionali, i ricami e gli antichi mestieri raccontano una comunità che conserva il proprio patrimonio identitario con orgoglio. Tra gli eventi più sentiti c’è la celebrazione della festa patronale in onore di San Michele Arcangelo, che richiama la popolazione attorno a momenti di fede e condivisione.
Economia rurale e valorizzazione del territorio
Le colline che circondano il borgo sono vocate all’agricoltura: ulivi secolari, vigneti e agrumi costituiscono la base dell’economia locale. L’olio extravergine prodotto in zona ha ricevuto riconoscimenti di qualità, mentre l’artigianato e i prodotti tipici — salumi, formaggi, miele — completano il mosaico di un’economia fatta di tradizione e qualità. Negli ultimi anni, tale patrimonio è stato valorizzato anche come leva per un turismo lento e sostenibile.
Turismo, ambiente e potenzialità future
Il borgo, al di là della via turistica convenzionale, rappresenta una meta ideale per chi cerca autenticità e contatto con la natura. Camminare per i vicoli antichi, gustare piatti della tradizione arbëreshë e godere del panorama dalle colline sono esperienze che restano impresse. Le sfide restano quelle dei piccoli comuni: spopolamento, infrastrutture e nuovi servizi. Ma proprio la forte identità culturale e la bellezza del territorio possono trasformarsi in opportunità di rilancio.