Farmacie senza contratto e servizi sospesi: scatta la mobilitazione della Filcams Cgil in Calabria
Il sindacato attacca Federfarma e la Regione: “I soldi mancano solo per i cittadini fragili e i lavoratori. Serve un contratto dignitoso e servizi certi”

Un’altra doccia fredda per i cittadini delle aree interne della Calabria: la Regione ha deciso di sospendere da un giorno all’altro l’erogazione di servizi sanitari essenziali nelle farmacie, come elettrocardiogrammi, holter pressorio e spirometrie. La motivazione ufficiale? L’esaurimento dei fondi. Ma per la Filcams Cgil Calabria si tratta dell’ennesimo atto di abbandono verso i più fragili e dell’ulteriore conferma di un sistema sanitario in crisi, che continua a scaricare le inefficienze sui cittadini e sui lavoratori.
Filcams Cgil: “Basta slogan, serve una vera sanità territoriale”
“È inaccettabile che i primi a pagare siano sempre i cittadini delle zone più deboli e i lavoratori delle farmacie” afferma il Segretario Generale della Filcams Cgil Calabria, Giuseppe Valentino. Il sindacato ha annunciato la mobilitazione del settore, sottolineando come il blocco dei servizi sanitari coincida con una trattativa nazionale per il rinnovo del contratto collettivo ferma da oltre un anno. I lavoratori delle farmacie private, infatti, sono ancora in attesa di un rinnovo che riconosca economicamente il valore e la complessità del loro lavoro.
L’attacco a Federfarma: “Nessuna solidarietà per chi nega aumenti dignitosi”
Il sindacato punta il dito contro Federfarma, rea – secondo la Filcams – di aver proposto un aumento irrisorio di 120 euro lordi al mese, a fronte di un’inflazione che ha già eroso almeno 360 euro dai salari. “Un’offesa – dice Valentino – a chi ogni giorno si impegna con professionalità e sacrificio. Non possiamo accettare l’elemosina. Federfarma vuole farci credere che un servizio sanitario valga più della dignità di chi lo eroga. Non ci stiamo.”
Un contratto scaduto da un anno e stipendi erosi dal caro vita
A un anno dalla scadenza del Ccnl per i dipendenti delle farmacie private, i lavoratori continuano ad operare senza adeguamenti salariali. “Prossimità e sanità territoriale non possono essere solo slogan vuoti – denuncia Giuseppe Vercelli, rappresentante calabrese al tavolo di trattativa nazionale – Se si tagliano i servizi nei piccoli centri e si nega il rinnovo del contratto, significa voler costruire un sistema sanitario fondato sullo sfruttamento e sul disagio sociale.”
La richiesta del sindacato: “Un piano regionale per i servizi e il contratto subito”
La Filcams Cgil Calabria chiede con urgenza un intervento strutturale. “Serve un piano regionale serio e trasparente per garantire la continuità dei servizi sanitari nei piccoli comuni – si legge nella nota – e un rinnovo immediato del contratto con aumenti dignitosi. Basta con la logica dei fondi finiti: la salute dei cittadini e la dignità di chi lavora non sono optional.”