Femminino Creativo: all’Unical riparte il laboratorio teatrale dedicato alle donne e al potere trasformativo del corpo
Dal 6 novembre torna il percorso di ricerca teatrale a cura del collettivo ConimieiOcchi, in collaborazione con il Centro Women's Studies “Milly Villa” e Ars in Corde di Torino
Ritorna all’Università della Calabria “Femminino Creativo”, il laboratorio di arti sceniche e performative ideato e curato dal collettivo ConimieiOcchi – Teatro, idee, movimento, in collaborazione con il Centro Women's Studies “Milly Villa” dell’Unical e Ars in Corde di Torino. L’iniziativa, che ripartirà con un open day il 6 novembre alle ore 18:00 presso il Centro di Aggregazione Giovanile dell’Ateneo, rappresenta un percorso di ricerca e formazione artistica rivolto a donne di tutte le età, con o senza esperienza teatrale, incentrato sul corpo come luogo di memoria, simbolo e creatività.
Il corpo come paesaggio e linguaggio dell’anima
«Il corpo come custode di storie, una soglia per accedere a simboli, immagini e memorie che saranno i fili per tessere la struttura di una creazione finale», spiegano Maria Grazia Bisurgi e Audrey Chesseboeuf, ideatrici e facilitatrici del progetto. Fondatrici del collettivo ConimieiOcchi – che riunisce performer, musicisti, antropologi, artisti e pedagoghi impegnati in progetti artistici e sociali tra Calabria, Italia ed Europa – Bisurgi e Chesseboeuf considerano l’arte come motore di crescita sociale e trasformazione del rapporto con i luoghi.
L’approccio di Femminino Creativo parte dal respiro e dalla consapevolezza corporea, per indagare la relazione con sé stesse e con lo spazio circostante, cercando di risvegliare il potenziale espressivo e artistico di ciascuna partecipante. Un percorso di ascolto e libertà ispirato alla visione della performer Merry Conway, secondo la quale “il corpo non è una macchina, ma un paesaggio che parla, e ascoltandolo si entra in relazione”.
Tre fasi per un viaggio artistico e interiore
Avviato per la prima volta nel 2018, il laboratorio si svilupperà in tre fasi. Nella prima si lavorerà sulla consapevolezza del corpo e della voce, attraverso tecniche di mindfulness, bioenergia, meditazioni attive e passive e l’esplorazione della voce naturale secondo il metodo Linklater. La seconda fase sarà dedicata alla creatività collettiva, con esercizi di scrittura, linguaggio non verbale, teatro sensoriale, musica, espressione grafica e analisi di testi teatrali e fiabe tratte da “Donne che corrono coi lupi”. La terza fase culminerà nella presentazione pubblica di una performance collettiva, frutto del processo condiviso.
L’arte come spazio di libertà e rinascita
Durante Femminino Creativo, ogni donna sarà accompagnata a “preparare il terreno” di corpo, voce e immaginazione, in un contesto di ascolto e confronto autentico. Un’occasione per ritrovare l’equilibrio tra maschile e femminile, in una società che ha progressivamente separato questi due poli, e per costruire uno spazio di libera espressione delle emozioni e di incontro tra corpi senza giudizio.
Le precedenti edizioni del laboratorio avevano portato alla realizzazione di due spettacoli finali, “Il corpo gioioso” e “Cantando sulle ossa”, che hanno testimoniato la forza rigenerativa del teatro come esperienza collettiva e femminile. Anche quest’anno, Femminino Creativo promette di essere non solo un laboratorio artistico, ma un viaggio di scoperta, trasformazione e rinascita.