Nel 2024 in Calabria si registra un calo significativo delle vittime della strada rispetto all’anno precedente, con una diminuzione dell’11,9 per cento. Un dato positivo che però convive con un aumento marcato degli incidenti e dei feriti, rispettivamente +9,4 e +7,5 per cento, valori superiori alla media nazionale. Complessivamente si contano 3.107 sinistri, con 96 morti e 4.716 feriti. Nel confronto di lungo periodo, rispetto al 2010, la riduzione delle vittime raggiunge il 30,4 per cento, confermando un trend strutturale di miglioramento sulla mortalità, nonostante la crescita della sinistrosità.

Province e infrastrutture le principali criticità

A livello provinciale, Cosenza registra il numero più elevato di incidenti, seguita da Reggio Calabria e Catanzaro. Diminuiscono le vittime in particolare nel Reggino e nel Vibonese, mentre restano elevate le criticità lungo alcune arterie strategiche, come la Statale ionica, l’Autostrada A2 e le Statali 18 e 107. L’Istat evidenzia come l’incidentalità resti più alta lungo la costa e nei comuni capoluogo, con gli episodi più gravi che si verificano sulle strade provinciali. Il costo sociale degli incidenti in Calabria è stimato in circa 426 milioni di euro, pari al 2,3 per cento del totale nazionale.

Quando e come avvengono gli incidenti

La maggior parte dei sinistri si verifica sulle strade urbane e nelle fasce orarie diurne, ma l’indice di mortalità cresce sensibilmente nelle ore notturne, in particolare tra le 2 e le 6 del mattino. I mesi estivi concentrano quasi la metà degli incidenti annuali, con agosto tra i più critici anche per numero di vittime. Gli scontri tra più veicoli rappresentano la tipologia più frequente, mentre quelli a veicolo isolato risultano complessivamente più rischiosi. Tra le principali cause emergono la guida distratta, la velocità e il mancato rispetto delle precedenze. I giovani tra i 15 e i 29 anni restano la fascia più esposta in termini di mortalità, mentre tra i pedoni le vittime sono in larga parte anziani.