Strada del Medio Savuto: piccoli passi avanti dopo decenni di attese
Aperto al traffico il tratto tra Soveria Mannelli e Borboruso, ma restano sfide per completare l'opera

La Valle del Savuto, situata tra le province di Cosenza e Catanzaro, è una regione ricca di storia e bellezze naturali. Tuttavia, la sua infrastruttura stradale ha rappresentato per decenni un ostacolo allo sviluppo socio-economico dell'area.
La Strada del Medio Savuto: un progetto atteso da decenni
Avviata nel 1988 con l'obiettivo di collegare Cosenza e Catanzaro attraverso l'entroterra, la Strada del Medio Savuto è stata concepita come un'alternativa all'autostrada A2, favorendo la mobilità tra le due province.
Dopo anni di ritardi e interruzioni, nel marzo 2025 è stato aperto al traffico il tratto tra gli svincoli della Ss 616 e Borboruso, classificato come Sp n.70/1 “Medio Savuto” . Questo segmento rappresenta un passo significativo verso il completamento dell'opera, migliorando l'accessibilità per i comuni dell'area del Reventino e del Savuto.
Sfide ancora da affrontare
Nonostante i progressi, restano criticità. Il tratto tra Soveria Mannelli Sud-Decollatura e Soveria Mannelli Nord-Borboruso necessita ancora di interventi per garantire un collegamento efficiente con l'Autostrada del Mediterraneo.
Inoltre, eventi climatici avversi, come le piogge intense che hanno colpito Nocera Terinese nel dicembre 2024, evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture esistenti. In tali circostanze, il completamento di opere come il ponte sul fiume Savuto diventa cruciale per garantire alternative viarie sicure.
Prospettive future
Il completamento della Strada del Medio Savuto è fondamentale per stimolare lo sviluppo economico e sociale della regione. Un'infrastruttura stradale efficiente può facilitare l'accesso ai servizi, promuovere il turismo e attrarre investimenti.