Clima tropicale
Clima tropicale

Secondo il più recente Rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’Italia sta vivendo un progressivo aumento delle temperature medie annue, con una crescita di oltre +1,5°C dal 1961 ad oggi, superiore alla media globale. Gli ultimi anni sono stati i più caldi mai registrati, con il 2022 classificato come l’anno più caldo di sempre nel nostro Paese. Aumentano anche la frequenza e l’intensità di ondate di calore, eventi precipitativi estremi e periodi di siccità, segnali tipici di una tropicalizzazione del clima. Fenomeni che un tempo erano tipici di latitudini equatoriali stanno diventando la nuova normalità anche in Italia.

Il Sud Italia e la Calabria in prima linea

Il cambiamento climatico non colpisce tutte le aree in modo uguale. Il Mezzogiorno italiano, e in particolare la Calabria, risultano tra le zone più vulnerabili. Secondo i dati del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), la Calabria registra un aumento significativo di giorni tropicali (con temperature massime sopra i 30°C), accompagnato da lunghi periodi siccitosi alternati a violenti nubifragi. Le aree collinari e costiere sono soggette a erosione, stress idrico e incendi boschivi sempre più frequenti. L’agricoltura calabrese, soprattutto quella legata a colture sensibili come gli agrumi, l’olivo e la vite, sta subendo forti pressioni: cambiamenti nei cicli di maturazione, attacchi di parassiti “esotici”, scarsità d’acqua e perdite produttive sono all’ordine del giorno.

Il rischio climatico non è solo ambientale, ma coinvolge direttamente la vita delle comunità locali, la tenuta delle infrastrutture e la sostenibilità economica. Le fasce costiere calabresi rischiano l’ingressione marina e la perdita di suolo agricolo, mentre le aree interne sono soggette a frane e instabilità idrogeologica. Secondo la Protezione Civile e Legambiente, oltre il 90% dei comuni calabresi è esposto a rischio idrogeologico. Nel contempo, la frequenza di eventi meteo estremi aumenta i costi per la pubblica amministrazione e per le aziende agricole, già provate dalla concorrenza internazionale e dall’accesso incerto ai fondi strutturali.

Adattamento e resilienza: la sfida per il futuro

La Calabria non è inerme. Negli ultimi anni sono stati avviati progetti locali di adattamento climatico, come la riforestazione urbana, la tutela delle risorse idriche, il riuso agricolo delle acque reflue e la digitalizzazione dei sistemi di allerta meteo. Tuttavia, gli esperti avvertono che senza un piano coordinato e strutturale, il rischio è che gli interventi restino isolati. Il cambiamento climatico è già qui e si manifesta con tratti tropicali sempre più marcati: prevenire è più urgente che mai, e serve un’azione condivisa tra istituzioni, comunità locali, università e imprese per rendere il Sud — e la Calabria in particolare — più resiliente, sostenibile e preparata ad affrontare il clima del futuro.