Vera Segreti
Vera Segreti

Si è conclusa con la tappa di Santa Severina la terza edizione di “Calabria in Fabula”, il progetto di teatro itinerante ideato da Teatro in Note e curato dalla direzione artistica di Vera Segreti, che in tre anni ha attraversato l’intera regione coinvolgendo oltre 100 artisti. Una rassegna che ha saputo radicarsi profondamente nei luoghi ospitanti, trasformando piazze, castelli, chiese e palazzi storici in palcoscenici a cielo aperto.

Cinque tappe, un solo racconto: la Calabria che si narra

L’edizione 2025 ha toccato Cosenza, Pizzo, Melicuccà, Curinga e Santa Severina, dando vita a un programma gratuito e multidisciplinare che ha intrecciato teatro, musica, fotografia e incontri con le comunità. Ogni tappa è stata inaugurata da una conferenza stampa condivisa con le istituzioni locali, seguita dalla performance “Ritratto di un cantautore” di Daniele Moraca, filo conduttore musicale ed emozionale dell’intero festival.

Al centro della proposta teatrale, spettacoli dal forte legame con il territorio e la memoria collettiva: da “Patres” a Cosenza, a “Bollari” a Pizzo, da “Il Vangelo secondo Antonio” a Melicuccà, passando per “Smart Work” a Curinga fino a “I Cavalieri di Aristofane” a Santa Severina.

Musica, formazione e narrazione visiva

Tra i momenti più intensi anche lo spettacolo musicale “Canzoni col rossetto”, una produzione originale firmata Teatro in Note con Vera Segreti, accompagnata da Sasà Calabrese, Salvatore Cauteruccio e Roberto Risorto. Un viaggio intimo e femminile in cui la voce narrante si è fatta corpo, racconto e identità.

Ad arricchire il percorso visivo e documentaristico del festival, la mostra fotografica “Ritratti d’attore” di Ivana Russo e il progetto grafico curato dal visual designer Angelo Gallo, che ha raccontato visivamente il viaggio attraverso i luoghi e i volti della Calabria.

Una Calabria che partecipa, apprende e crea

“Calabria in Fabula” non è solo spettacolo, ma anche relazione e formazione. A maggio, grazie alla collaborazione con AttorInCorso, studenti delle scuole medie e superiori dei cinque comuni coinvolti hanno partecipato a laboratori teatrali, vivendo da protagonisti un’esperienza formativa che ha avvicinato le nuove generazioni al linguaggio della scena.

“In questi tre anni abbiamo visto crescere Calabria in Fabula insieme ai luoghi che lo accolgono – ha dichiarato Vera Segreti –. Questo festival non è solo spettacolo: è ascolto, racconto, relazione. È una Calabria che si guarda e si racconta senza filtri, usando l’arte come strumento di consapevolezza collettiva”.

Un progetto sostenuto e condiviso

La terza edizione del festival è stata coordinata da Marianoemi Gervasi e Simone Toscano, in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso, e co-finanziata dalla Regione Calabria attraverso il Piano di Sviluppo e Coesione – Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale. Un sostegno istituzionale che ha permesso di consolidare una rete culturale capace di fare della prossimità un valore e dell’arte uno strumento di comunità.

“Calabria in Fabula” si conferma così un laboratorio culturale generativo, un festival in grado di connettere identità e innovazione, mettendo in scena una regione che ha voglia di raccontarsi, partecipare e costruire – con il teatro – nuove visioni di futuro.