Amianto in Calabria
Amianto in Calabria

Amianto in Calabria: una presenza ancora significativa nel 2025

In Calabria, la presenza di amianto continua a rappresentare un grave problema ambientale e sanitario. Nonostante siano passati anni dall’adozione di piani di bonifica e mappatura, la regione è ancora lontana dall’eliminare completamente i rischi legati a questo materiale pericoloso. Secondo i dati raccolti fino al 2025, si stima che vi siano ancora circa 11 milioni di metri quadrati di coperture in cemento-amianto disseminati sul territorio regionale. Tuttavia, queste cifre potrebbero essere parziali, poiché i metodi di telerilevamento utilizzati non consentono di individuare manufatti di piccole dimensioni o materiali contenenti amianto non visibili dalle riprese aeree.

Bonifiche a rilento e criticità amministrative

Nonostante la Legge Regionale n. 14/2011 e il Piano Regionale Amianto Calabria (PRAC) approvato nel 2017, che fissava l’obiettivo di eliminare l’amianto entro il 2027, i lavori di bonifica procedono a rilento. Nel 2022, la Calabria ha perso un finanziamento di 43 milioni di euro destinato alla rimozione dell’amianto a causa della mancata comunicazione tempestiva dell'intenzione di utilizzare tali fondi. Questo episodio ha sollevato perplessità sull’efficienza della gestione amministrativa e sulla reale volontà politica di affrontare il problema.

Mappatura tecnologica e nuove iniziative

Per accelerare l’individuazione dei manufatti contenenti amianto, la Calabria ha adottato moderne tecniche di telerilevamento iperspettrale e infrarosso, che hanno consentito di mappare oltre 10 milioni di metri quadrati e individuare più di 108.000 manufatti contaminati. Nonostante questi progressi tecnologici, la bonifica effettiva resta un problema: molte strutture pubbliche e private continuano a contenere amianto, esponendo la popolazione ai rischi di contaminazione.

Le associazioni ambientaliste e i comitati locali chiedono maggiore impegno da parte delle istituzioni per garantire una pianificazione più efficace e un’azione concreta per la rimozione dei materiali nocivi, al fine di proteggere la salute pubblica e l’ambiente.

Amianto: un pericolo silenzioso ancora presente in Calabria

Nonostante la messa al bando avvenuta ormai da oltre trent’anni, l’amianto continua a rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica, soprattutto nelle regioni italiane dove la sua presenza è ancora significativa, come in Calabria. Considerato per decenni un materiale versatile e resistente, l’amianto è stato ampiamente utilizzato nell’edilizia e nell’industria. Tuttavia, quando le sue fibre vengono rilasciate nell’aria – a causa di deterioramento, rimozione non sicura o lavori di demolizione – possono essere inalate, causando gravi patologie.

Le conseguenze per la salute sono drammatiche: tra le malattie più gravi correlate all’esposizione prolungata vi sono l’asbestosi, una fibrosi polmonare irreversibile, il carcinoma polmonare e il mesotelioma pleurico, un tumore maligno altamente aggressivo che colpisce la membrana che riveste i polmoni. Il problema principale è che queste patologie si manifestano spesso a distanza di molti anni dal contatto con l’amianto.