Franco Abbruzzo
Franco Abbruzzo

Una carriera costruita sul campo

Franco Abruzzo, figura centrale del giornalismo italiano, si è spento all’età di 85 anni. Nato a Cosenza il 3 agosto 1939, iniziò la sua carriera in Calabria collaborando con Il Tempo e Il Giornale d’Italia, per poi trasferirsi nel 1962 a Milano, dove lavorò a lungo per Il Giorno. Fu uno dei primi praticanti riconosciuti d’ufficio in Italia e, da cronista giudiziario, affrontò anche minacce mafiose, come quelle ricevute da Luciano Liggio. In seguito ricoprì incarichi di maggiore responsabilità, diventando caposervizio e occupandosi di politica e cronaca nazionale. Dal 1993 fino al pensionamento, avvenuto nel 2001, lavorò al Sole 24 Ore. Nel 1978 contribuì alla nascita del gruppo Stampa Democratica, accanto a Walter Tobagi.

Un punto di riferimento per la categoria

Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 1989 al 2007, Abruzzo è stato eletto per l’ultima volta nel consiglio nel 2010. Il suo impegno ha lasciato un’impronta duratura, in particolare per l’attenzione riservata ai colleghi più fragili e ai temi della formazione. Fondamentale è stato il suo contributo al potenziamento dell’Istituto Carlo De Martino, che ha formato centinaia di giornalisti e si è evoluto in un master dell’Università di Milano. Giuseppe Gallizzi, a nome del Movimento Liberi Giornalisti, lo ha ricordato come “un professionista serio e un rappresentante delle più alte istituzioni della categoria”, porgendo le condoglianze alla moglie Diana e alle figlie Vittoria e Anna Maria.