Badolato
Badolato

Il Tar del Lazio ha concesso trenta giorni di tempo al Ministero dell’Interno per trasmettere tutti gli atti alla base del decreto del Presidente della Repubblica che, lo scorso aprile, ha portato alla nomina della Commissione straordinaria per la gestione provvisoria del Comune di Badolato. La decisione è contenuta in un’ordinanza istruttoria pubblicata nell’ambito del ricorso presentato dall’ex sindaco Giuseppe Nicola Parretta, che contesta il provvedimento di scioglimento.

Lo scioglimento del consiglio comunale e le motivazioni

Il Dpr impugnato trae origine dal decreto del 24 febbraio 2025 con cui il consiglio comunale di Badolato era stato sciolto a seguito delle dimissioni della minoranza. Nella relazione allegata al provvedimento presidenziale si fa riferimento a “forme di ingerenza della criminalità organizzata” che avrebbero esposto l’amministrazione a pressioni tali da compromettere imparzialità e buon andamento dell’attività comunale.
Parretta, attraverso i propri legali, ha ribadito in sede di camera di consiglio la necessità di conoscere integralmente gli atti istruttori per articolare una difesa completa.

Il Tar ordina la consegna degli atti integrali

I giudici amministrativi hanno evidenziato come, nel fascicolo acquisito, siano presenti soltanto il decreto presidenziale di scioglimento e nomina della Commissione straordinaria, insieme alle relazioni del Ministero dell’Interno e della Prefettura, entrambe oscurate.
Per garantire il pieno esercizio del diritto di difesa, il Tar ha disposto l’obbligo per il Ministero di depositare l’intera documentazione, senza omissis e comprensiva di tutti gli allegati utilizzati nel procedimento.
La nuova documentazione dovrà essere inviata entro un mese, aprendo così una fase decisiva del contenzioso avviato dall’ex primo cittadino.