Il Villaggio Rupestre di Colle della Chiesa
Il Villaggio Rupestre di Colle della Chiesa

Nel cuore del territorio di Petilia Policastro, in località San Demetrio, sorge uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della Calabria: il Villaggio Rupestre di Colle della Chiesa. Situato su una collina arenitica dove il torrente Cropa incontra il fiume Tacina, il sito è composto da circa 30 ambienti scavati direttamente nella roccia. Le unità rupestri si distribuiscono su due terrazze naturali: sette si trovano sul livello superiore, mentre le restanti ventitré si affacciano sul pendio sottostante. Poco distante, nel pianoro, si intravedono ancora i ruderi di una struttura religiosa, forse un’antica cappella dedicata a San Demetrio, da cui l’area prende il nome.

Architettura rupestre: tra ingegno e adattamento

Le grotte del villaggio mostrano una sorprendente varietà di forme e soluzioni architettoniche, segno di un’evoluzione funzionale nel tempo. Si trovano ambienti monocellulari e bicellulari, separati da setti di roccia lasciati intenzionalmente durante lo scavo, e due esempi di ipogei più complessi, composti da tre stanze collegate da un portico esterno. Le piante degli ambienti variano da forme circolari a trapezoidali, mentre le coperture spaziano tra tetti a volta e strutture a capanna. All’interno, i giacigli potevano essere modellati direttamente nella roccia oppure realizzati con lettiere in legno. Curiosamente, gli ingressi non mostrano segni di chiusure murarie, suggerendo un utilizzo pratico e forse stagionale.

Una storia antichissima tra culto e pastorizia

Il sito rupestre di Colle della Chiesa è testimone di una frequentazione umana che potrebbe risalire alla preistoria, per poi continuare nell’alto medioevo grazie alla presenza dei monaci basiliani. Questo periodo è documentato da un’incisione a forma di croce, scolpita all’interno di una delle grotte. In epoche successive, gli ambienti furono utilizzati anche a scopo pastorale, come ricovero per animali e deposito di attrezzi. Particolarmente interessante è una grotta sopraelevata, accessibile un tempo tramite una scala a pioli, i cui fori d’appoggio sono ancora visibili sulla parete. Altre cavità presentano una serie di fori regolari sulle pareti, probabili resti di antiche scaffalature in legno, testimonianza di una vita quotidiana organizzata e ingegnosa.