A sottolineare il valore storico e istituzionale dell’infrastruttura è il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, che in una nota richiama le diverse stagioni amministrative attraversate dal progetto, dalla programmazione iniziale fino alla realizzazione.


Una scelta strategica per la mobilità del capoluogo

Secondo Bruno, la metropolitana rappresenta una scelta strategica per dotare Catanzaro di un sistema di trasporto pubblico moderno, integrato e capace di ricucire un territorio ampio e frammentato. Per questo motivo, l’entrata in funzione non può essere attribuita a una sola stagione politica né a un unico protagonista.


Le origini: l’idea durante l’amministrazione comunale Olivo

L’idea dell’opera nasce durante l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosario Olivo (2006-2011). In questa fase il progetto viene fortemente voluto e sostenuto dal Comune, con il contributo determinante del compianto ingegner Giovanni Angotti, che seppe tradurre la visione politica in una proposta tecnica solida e credibile.


La prima fase regionale con Agazio Loiero

La prima fase regionale coincide con la presidenza di Agazio Loiero (2005-2010), periodo in cui vengono poste le basi burocratiche e finanziarie del progetto. La metropolitana di superficie viene inserita nel POR Calabria 2007-2013 e qualificata come Grande progetto europeo, con l’individuazione dell’asse prioritario Germaneto–Università–Policlinico–centro città.


Il rilancio decisivo sotto la guida di Mario Oliverio

La fase decisiva si apre con l’insediamento di Mario Oliverio alla guida della Regione Calabria (2014-2020). Al suo arrivo il progetto rischiava di perdere i finanziamenti europei a causa dei ritardi accumulati. Determinante in questo contesto la firma dell’accordo di programma, approvato all’unanimità, sottoscritto dal sindaco Sergio Abramo, dal presidente Oliverio e da Enzo Bruno, allora presidente della Provincia di Catanzaro.


Dalle intenzioni ai fatti: sblocco dei fondi e avvio dei cantieri

Con la giunta Oliverio vengono sbloccati i finanziamenti, firmati i contratti attuativi e avviati i lavori. Nel gennaio 2017 viene inaugurato il cantiere principale, dando il via alla fase più complessa dell’intervento infrastrutturale.


Le varianti tecniche e gli interventi strategici

Durante il mandato Oliverio vengono gestite varianti tecniche decisive: dalla galleria di San Giovanni per la sicurezza del centro storico, all’interconnessione di Catanzaro Sala come nodo di scambio con le Ferrovie della Calabria. Strategiche anche la variante Germaneto–Cittadella regionale, l’adeguamento tecnologico per i treni di nuova generazione Stadler e, nel 2021, gli interventi di consolidamento resi necessari da una frana.


Bruno: “Un percorso lungo, non riducibile a un solo nome”

“Queste scelte non erano opzionali – conclude Enzo Bruno –: senza le varianti approvate tra il 2016 e il 2018 l’opera avrebbe rischiato il blocco definitivo”. La metropolitana di Catanzaro è il risultato di un percorso lungo e stratificato che attraversa più stagioni politiche. Riconoscere questa verità storica significa restituire all’opera il valore che merita e alla città una narrazione completa e corretta.