Dispersione scolastica in calo: centrato con cinque anni di anticipo l’obiettivo UE del 2030
Il senatore Occhiuto: “Risultato storico, grazie a politiche mirate e inclusive. In due anni -25% di dispersione, ma resta da lavorare sulle competenze di base, soprattutto al Sud”

“C’è un risultato che merita di essere sottolineato: la dispersione scolastica esplicita è scesa a circa il 9%, raggiungendo già oggi l’obiettivo europeo fissato per il 2030”. A dichiararlo è il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, che parla di un traguardo “storico”, frutto di politiche “coraggiose e mirate” messe in atto dal governo e dal ministero dell’Istruzione. Un traguardo raggiunto grazie a un approccio basato su inclusione, cooperazione tra scuola, famiglie e territorio.
Investimenti mirati e più docenti per le aree fragili
Secondo Occhiuto, il calo del 25% della dispersione in soli due anni dimostra l’efficacia degli strumenti adottati, come l’Agenda Sud, il piano strategico per contrastare le diseguaglianze educative nel Mezzogiorno. In Calabria, ad esempio, sono stati investiti oltre 35 milioni di euro per migliorare l’edilizia scolastica, fornire dispositivi tecnologici agli studenti e potenziare l’offerta didattica. A livello nazionale, sono stati introdotti oltre mille nuovi docenti, con particolare attenzione alle discipline chiave: italiano, matematica, inglese e competenze digitali.
Competenze di base: resta ancora molto da fare
Nonostante i dati incoraggianti, Occhiuto richiama l’attenzione anche sulle criticità evidenziate dal recente Rapporto Invalsi, che sottolinea carenze nelle competenze di base, soprattutto in alcune aree del Sud. “È un segnale importante, che non va ignorato”, avverte il senatore, ribadendo la necessità di proseguire su questa linea. “Cambiare la scuola non è facile, ma oggi possiamo dire che una parte di quel cambiamento è già in atto: meno dispersione, più strumenti, più consapevolezza”.