Controlli sempre più serrati e un giro di vite lungo tutta la filiera olivicola per proteggere il mercato e tutelare i consumatori: questo è quanto emerge dall’ultima operazione dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Reggio Calabria, supportati dagli ispettori dell’ICQRF di Cosenza.

L’intervento

L’intervento, effettuato presso un frantoio locale, ha portato al sequestro di 12 tonnellate di presunto olio extravergine di oliva privo della documentazione necessaria sulla tracciabilità e sull’origine italiana dichiarata. Un’azione che sottolinea quanto sia fondamentale contrastare le frodi a tavola, veri e propri crimini che mettono a rischio la salute dei cittadini e causano danni economici ai produttori onesti.

“Il comparto olivicolo non chiede protezioni, ma regole chiare, trasparenti e comuni”, sottolinea Coldiretti. Solo in questo modo è possibile difendere i produttori onesti e garantire ai consumatori un vero extravergine 100% italiano e, nel nostro caso, calabrese, frutto di qualità, lavoro e legalità.

L’attenzione resta alta anche sulle movimentazioni sospette di olio proveniente da Paesi extra UE, che, reimmesso sul mercato a prezzi molto bassi, può creare distorsioni lungo tutta la filiera. “La trasparenza e il rispetto delle regole non sono e non possono essere optional”, ribadisce Coldiretti.

L’evento Sol

Il recente evento Sol and the City Sud a Catanzaro, che ha visto la partecipazione di importanti aziende calabresi produttrici di olio extravergine, aveva già lanciato un chiaro messaggio: contrastare le frodi è una priorità. L’ultima operazione conferma che la sinergia tra Carabinieri e ICQRF, nell’ambito della Cabina di Regia istituita presso il MASAF, funziona e non fa sconti a nessuno.

Per evitare truffe e portare sulla tavola un vero extravergine, Coldiretti invita i consumatori a scegliere prodotti di qualità di aziende responsabili, disponibili anche nei mercati di Campagna Amica, garantendo così autenticità, sicurezza e sostenibilità per tutta la filiera olivicola calabrese.