Giuseppe De Masi
Giuseppe De Masi

Giuseppe De Masi, simbolo della resistenza civile alla 'ndrangheta, si è spento oggi, 19 luglio 2025, all’età di 92 anni, dopo una lunga malattia. Nato a Cittanova, nella Piana di Gioia Tauro, fu bracciante, poi meccanico, infine imprenditore visionario. Partendo da una piccola officina trasformata in rivendita di macchine agricole, diede vita a un polo industriale che portò innovazione nei campi della Calabria e poi del mondo. Le sue invenzioni brevettate hanno segnato un punto di svolta nell’agricoltura meccanizzata, rendendo più efficienti i raccolti e rispettando le piante e l’ambiente.

Il coraggio di dire no alla mafia

Nel 1990, dopo un grave attentato incendiario, fu il primo imprenditore calabrese a denunciare pubblicamente i clan della Piana, scegliendo di chiudere l’azienda in diretta nazionale dal Tg2. La sua presa di posizione determinò una storica reazione dello Stato: per la prima volta fu attivata una protezione speciale a favore di un imprenditore vittima della criminalità organizzata. Nonostante ciò, De Masi riaprì l’impresa e chiese di revocare la scorta per tornare alla normalità. Ma le intimidazioni non cessarono: nel 2013, insieme al figlio Antonino, tornò sotto tutela dopo un attacco armato alla sede della Global Repair, nei pressi del porto di Gioia Tauro.

Un’eredità morale e imprenditoriale

Padre di cinque figli – Antonino, Michele, Sara, Caterina e Graziella – e marito di Lina, Giuseppe De Masi ha trasmesso valori di onestà, rigore e resistenza civile. Con il figlio Antonino, ha condiviso un percorso fatto di sfide alla criminalità e di vicinanza allo Stato. La sua figura è stata raccontata in trasmissioni e reportage giornalistici, e rivive anche nel libro autobiografico di Antonino De Masi, “Inferi”, pubblicato lo scorso febbraio. Non ha mai abbandonato la sua terra, Rizziconi, che ha amato fino all’ultimo giorno, nonostante tutto. I funerali si terranno domani alle ore 17 nella Casa di Nazareth di Contrada Badia, dove sarà allestita la camera ardente a partire dalle 9 del mattino.

Giuseppe De Masi lascia un’impronta indelebile nella storia dell’imprenditoria calabrese, come esempio luminoso di resistenza, integrità e coraggio.

Il cordoglio del governatore Roberto Occhiuto

"A nome della Giunta regionale e mio personale, esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giuseppe De Masi, figura straordinaria di imprenditore e di uomo, simbolo della resistenza civile contro la 'ndrangheta". Così, in una nota, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. "La sua vita, segnata da coraggio, innovazione e impegno per la legalità - aggiunge Occhiuto - rappresenta un esempio altissimo per la Calabria e per l'intero Paese. Accanto a lui, oggi come ieri, c'è la forza della sua famiglia, a cominciare dal figlio Antonino, che ha raccolto con determinazione l'eredità del padre, proseguendo da protagonista una storia di dignità e di lotta contro ogni forma di intimidazione criminale. La Regione Calabria è vicina a questi eroi silenziosi e non dimenticherà mai l'opera e il sacrificio di Giuseppe De Masi".