Foto solidarietà Peppino
Foto solidarietà Peppino

La vicenda relativa alla contaminazione alimentare che ha provocato due decessi e decine di intossicazioni a Diamante è ancora oggetto di accertamenti. A rilanciare gli ultimi sviluppi è stato Salvatore Baronelli, attraverso la pagina Facebook Diamante e Cirella. Non si parla di chiusura, ma di ispezioni approfondite da parte delle autorità sanitarie nello stabilimento di Scafati, dove vengono prodotti i friarielli sott’olio sospettati di essere all’origine del caso.

Carenze riscontrate e rischi emersi

Le verifiche hanno fatto emergere diverse irregolarità: procedure di trattamento termico non conformi, carenze nella documentazione obbligatoria e modalità di stoccaggio delle materie prime giudicate non idonee. Queste anomalie hanno fatto ipotizzare un rischio di contaminazione biologica, aumentando i timori legati alla sicurezza alimentare e spingendo gli inquirenti a proseguire con ulteriori approfondimenti.

Solidarietà al food truck e richiesta di chiarezza

Nel suo post, Baronelli ha espresso vicinanza a Giuseppe, proprietario del food truck coinvolto nell’inchiesta, sottolineando come molti cittadini continuino a sostenerlo in un momento così difficile. “Basta un prodotto conservato male per trasformare un gesto quotidiano in tragedia”, ha scritto. La comunità chiede ora chiarezza e provvedimenti concreti per garantire che episodi simili non possano più verificarsi.