Spilinga, il cuore piccante della Calabria che sa di tradizione e identità
Dal santuario rupestre alla 'nduja: un borgo tra storia, fede e sapori unici

Spilinga, piccolo centro del Vibonese, sorge sulle pendici del Monte Poro, a pochi chilometri da Tropea. Nonostante le sue dimensioni contenute, è un luogo ricco di storia, misticismo e cultura materiale. Il simbolo spirituale del borgo è il celebre Santuario della Madonna della Fontana, incastonato nella roccia e avvolto da una vegetazione lussureggiante. Una grotta trasformata in luogo sacro, legata a leggende popolari e ancora oggi meta di pellegrinaggi, testimonia la profonda religiosità che attraversa le generazioni degli spilingoti.
Accanto alla devozione, si staglia un panorama naturale suggestivo: le gole, i torrenti e le strade panoramiche che si inerpicano sul Poro offrono scorci unici, tra fichi d’india, ginestre, uliveti e muri a secco, simboli viventi dell’agricoltura mediterranea.
La patria della 'nduja: fuoco, sapore e identità
Ma Spilinga è soprattutto conosciuta nel mondo per un prodotto che ha fatto del borgo una delle capitali gastronomiche della Calabria: la 'nduja. Questo insaccato morbido, piccante e spalmabile, a base di carne di maiale e peperoncino, viene ancora oggi lavorato secondo metodi artigianali che si tramandano da generazioni. La sua storia è un racconto di povertà e ingegno: preparata con le parti meno nobili del suino, la ‘nduja nasce come alimento contadino e diventa nel tempo un prodotto d’élite, presente nei menu gourmet di tutto il mondo.
Ogni anno ad agosto, Spilinga celebra la Sagra della 'Nduja, un evento che attira migliaia di visitatori da tutta la Calabria e oltre, trasformando il borgo in una grande festa popolare fatta di musica, balli, degustazioni e memoria collettiva. La manifestazione non è solo un appuntamento gastronomico, ma anche un'occasione per rafforzare l’identità locale e valorizzare le piccole imprese artigianali del territorio.
Tradizione, accoglienza e resilienza
A rendere vivo Spilinga, oltre al suo patrimonio culturale e agroalimentare, è la sua gente: laboriosa, ospitale, legata al territorio. In un’epoca di spopolamento e precarietà, il borgo si distingue per iniziative di promozione turistica e per la capacità di mantenere vivo un tessuto comunitario basato sull’accoglienza e la valorizzazione delle proprie risorse.
Iniziative locali, come il recupero del centro storico, la promozione di percorsi naturalistici sul Monte Poro e il rilancio dei prodotti tipici, sono il segno di una comunità che non intende arrendersi. Spilinga oggi rappresenta un esempio virtuoso di resilienza calabrese, in cui tradizione e innovazione si fondono per offrire ai visitatori un’esperienza autentica, lontana dagli stereotipi e carica di umanità.