Belvedere Spinello
Belvedere Spinello

Belvedere Spinello è un borgo calabrese che custodisce con orgoglio la propria storia, intrecciando spiritualità, paesaggio e memoria migrante. Passeggiare tra le sue chiese, nel parco del Santuario o tra le vie del centro significa fare un viaggio nell’identità di una comunità che ha saputo ritualizzare il ricordo, restituendo dignità al proprio passato.

Origini e morfologia del territorio

Belvedere Spinello nasce dall’unione, avvenuta nel 1863, dei tradizionali nuclei di Belvedere e Spinello. Il borgo si erge sul pendio settentrionale di un poggio, dominando la valle del fiume Neto dalla sua posizione collinare e offrendo panorami suggestivi sul paesaggio rurale circostante e sul Mar Ionio.

Famiglie feudali e sviluppo storico

Nel corso dei secoli, il territorio fu attraversato dalle signorie dei Carafa, dei Barbaro, dei Rota, degli Sculco e infine dei Giannuzzi‑Savelli. L’autonomia comunale risale alla fine del XVIII secolo, ma l’unione del borgo come è oggi si è compiuta solo in epoca postunitaria.

Il Santuario della Madonna della Scala: fede e rigenerazione

Al cuore del paese si trova il Santuario della Madonna della Scala, edificio di mediaevale ascendenza ricostruito nel XVIII secolo e profondamente rimaneggiato in epoca successiva. La chiesa, a croce latina e con elementi architettonici normanno‑basiliani, è immersa in un ampio parco panoramico, dotato di alberi secolari e percorsi accoglienti. Nel parco si trova anche un romitorio rupestre di epoca monastica ed è presente il monumento dedicato agli emigrati verso l’America, opera dell’artista Luigi Basile, inaugurata nel 2023.

Patrimonio religioso e spirituale diffuso

Oltre al Santuario della Scala, il borgo ospita altre chiese storiche: la Santissima Trinità, risalente al XVIII secolo e poi restaurata, custodisce un prezioso dipinto secentesco; la chiesa di San Salvatore, la più antica, conserva una riproduzione della Madonna della Scala e dipinti sacri; la Madonna dell’Arco, scultura marmorea del XVII secolo, rappresenta un raro esempio iconografico in marmo in Calabria.

Emigrazione, memoria e comunità transatlantica

Una fetta significativa della comunità locale ha trovato nuovi orizzonti negli Stati Uniti, in particolare a Glen Cove, nella contea di New York. Gli emigrati, tuttora legati alle proprie radici, hanno promosso progetti legati al Santuario, tra cui il restauro del parco e l’erezione del monumento dedicato agli emigrati. La memoria storica locale è attivamente preservata attraverso queste collaborazioni che uniscono passato e presente.

Ambiente, agricoltura e vita locale

L’economia del borgo poggia su una solida tradizione agricola: i prodotti principali includono oliveti, vigne, frutteti e allevamenti bovini apprezzati in Calabria. La zona ha ospitato inoltre una storica miniera di salgemma, attiva fino al 2009, la cui chiusura segnò un cambiamento nelle dinamiche produttive locali. Il territorio promuove ogni anno una fiera zootecnica che valorizza i prodotti e le tradizioni della comunità.