Morbillo, cresce l’allerta anche in Calabria: oltre l’80% dei casi riguarda non vaccinati
L’Iss invita a rafforzare le campagne vaccinali e il monitoraggio regionale. In Calabria ancora sotto la soglia del 95% di copertura raccomandata per fermare la diffusione del virus
Il monitoraggio nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) segnala un incremento dei casi di morbillo in diverse regioni italiane, tra cui anche la Calabria, dove l’attenzione resta alta soprattutto per la prevenzione e il recupero delle coperture vaccinali. Su 459 casi registrati in Italia, per 434 è noto lo stato vaccinale: l’86,6% delle persone contagiate non era vaccinato, mentre una quota minore aveva ricevuto una o due dosi. Il dato riflette un quadro preoccupante che si riscontra anche nella regione calabrese, dove la copertura vaccinale per morbillo e rosolia, pur in crescita negli ultimi anni, non ha ancora raggiunto la soglia del 95% raccomandata dall’Oms per garantire la piena immunità di comunità.
Complicanze e categorie a rischio: l’importanza della prevenzione
Tra i casi segnalati a livello nazionale, circa un terzo (142 persone, pari al 30,9%) ha sviluppato almeno una complicanza. Le più frequenti sono state epatite con aumento delle transaminasi e polmonite, ma sono stati registrati anche episodi di diarrea, cheratocongiuntivite, insufficienza respiratoria e otite. Tre i casi più gravi di encefalite, tutti in soggetti non vaccinati. Anche in Calabria – dove il sistema sanitario sta rafforzando la rete di sorveglianza e prevenzione – gli esperti sottolineano la necessità di proteggere i soggetti più vulnerabili, in particolare bambini piccoli, adolescenti e operatori sanitari che possono diventare veicolo di contagio in ambito ospedaliero.
Vaccinazione, priorità per la salute pubblica in Calabria
«La vaccinazione è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze» – ricordano gli esperti dell’Iss. L’appello è rivolto anche alle autorità sanitarie regionali, invitate a potenziare le campagne di sensibilizzazione e a favorire il recupero delle vaccinazioni mancanti, soprattutto tra adolescenti, giovani adulti e personale sanitario. In Calabria, le Aziende sanitarie provinciali (Asp) stanno proseguendo con i richiami e le giornate di vaccinazione straordinaria per incrementare le adesioni. Prima dei viaggi internazionali, inoltre, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale. La sorveglianza epidemiologica, coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss con la collaborazione dei laboratori regionali di riferimento MoRoNet, resta un presidio fondamentale per individuare tempestivamente eventuali nuovi focolai anche sul territorio calabrese.