case popolari
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Il fenomeno dell’abusivismo edilizio continua a colpire in modo particolarmente grave il Sud Italia. A livello nazionale, le nuove abitazioni illegali sono circa 15 ogni 100 autorizzate, ma nel Mezzogiorno il dato resta ben più elevato, superando quota 40. È soprattutto in Campania e Calabria che si registra la situazione più critica, con oltre 50 nuove case abusive ogni 100 costruite legalmente. Valori di poco inferiori si riscontrano anche in Sicilia, confermando una persistente fragilità strutturale del territorio meridionale.

I dati Istat e l’audizione alla Camera

A fotografare la situazione è l’Istat, che ha presentato i dati relativi al 2022 nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per l’aggiornamento e il riordino della normativa edilizia. Secondo l’Istituto di statistica, l’abusivismo rappresenta ancora una criticità rilevante in alcune aree del Paese, con un divario territoriale che continua a penalizzare il Sud rispetto al resto d’Italia.

L’andamento nel tempo e le nuove criticità

L’Istat ricorda che dal 2008 al 2017 il fenomeno è cresciuto costantemente, arrivando a circa 20 nuove abitazioni abusive ogni 100 autorizzate. Negli anni successivi si è registrata una progressiva riduzione, interpretata come il risultato di una maggiore attenzione al controllo del territorio. Tuttavia, nel 2022 rispetto all’anno precedente emerge un’inversione di tendenza in numerose regioni del Centro-Nord, mentre nel Mezzogiorno l’abusivismo edilizio continua a mantenersi su livelli particolarmente elevati, evidenziando una questione ancora irrisolta.