Un luogo abbandonato per anni che rinasce come simbolo di sviluppo e identità territoriale. L’ex mattatoio comunale di San Giovanni in Fiore, da tempo riconsegnato al patrimonio comunale, è oggi al centro di un progetto di riconversione da 1,6 milioni di euro finanziato con il Cis Calabria. I lavori, ormai prossimi alla conclusione, trasformeranno l’area in un moderno parco agroalimentare dedicato alla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche, delle produzioni tipiche e della cultura rurale silana.

Succurro: “Restituiamo alla comunità un bene che genera opportunità”

Durante un sopralluogo sul cantiere, la sindaca Rosaria Succurro ha illustrato la visione che guida l’intervento: “Restituiamo alla comunità un bene sottratto all’uso collettivo e lo trasformiamo in un luogo capace di generare sviluppo, competenze e nuove opportunità”. Il nuovo parco sarà uno spazio aperto alle imprese locali, alle scuole, al turismo e alla formazione, destinato a diventare un punto di riferimento per la promozione dei prodotti e delle tradizioni della Sila.

Un progetto coerente con la strategia provinciale di formazione e sviluppo

La prima cittadina ha inoltre sottolineato la coerenza dell’opera con le politiche formative promosse come presidente della Provincia di Cosenza: “Abbiamo potenziato gli indirizzi scolastici legati alla ristorazione, all’enogastronomia, all’agroalimentare e alla promozione turistica”. Succurro ha infine ribadito la centralità della filiera corta e della promozione territoriale: “San Giovanni in Fiore e la Sila vantano eccellenze riconosciute. Le istituzioni devono creare luoghi e strumenti per esaltarle, farle conoscere e generare economia. Questo intervento va esattamente in tale direzione”.