Africo
Africo

Africo è un borgo unico: un tempo abitato sulle pendici dell’Aspromonte, Africo Vecchio fu abbandonato dopo l’alluvione del 1951; negli anni successivi la comunità si trasferì sulla costa, dando vita ad Africo Nuovo. Oggi i ruderi immersi nel verde della montagna convivono con la vita del paese sul mare, separati da pochi chilometri ma anche da due epoche profondamente diverse.

Polvere e silenzi tra le case di pietra di Africo Vecchio

Tra boschi fitti e sentieri immersi nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, le rovine del borgo vecchio raccontano una storia di resistenza attraverso le mura sbrecciate, le case incastrate nella roccia e le chiese sconsacrate. Qui il tempo pare essersi fermato, lasciando il posto solo al vento, al silenzio e al chiarore delle pietre invase dalla luce.

Mare, scogli e profumo di gelsomini nella costa di Africo Nuovo

Africo Nuovo si stende lungo la Costa dei Gelsomini, un tratto di litorale ancora selvaggio e poco affollato, dominato da rocce scoscese, sabbia dorata e acque limpide. Le spiagge si alternano a coltivazioni di bergamotto e all’orizzonte si stagliano i tramonti sul mare Ionio. Una meta perfetta per chi cerca autenticità e natura incontaminata.

Tra agrumi, fede e tradizioni millenarie

Il borgo custodisce un forte legame con le tradizioni: sin dal Medioevo è devoto a San Leo, patrono venerato ancora oggi con riti che richiamano l’eredità religiosa bizantina. La produzione di bergamotto, ulivi e miele è una delle principali fonti di reddito, insieme alla gastronomia rurale che mischia interni montani e freschezza marina.

Esperienze autentiche in un paesaggio selvaggio

Visitare Africo significa camminare nei sentieri dell’Aspromonte, scoprire le vestigia di case abbandonate, rilassarsi su spiagge isolate, gustare piatti locali e dormire in piccoli B&B immersi nel verde. Aziende agricole e agriturismi offrono esperienze slow, tra agrumeti, laboratori artigianali e ospitalità diffusa.

Un invito al turismo consapevole

Africo è la destinazione ideale per chi desidera una vacanza fatta di lentezza, riflessione e contatto con un territorio vero. Un itinerario ideale comprende una mattina tra le rovine, un pomeriggio in riva al mare, una cena a base di prodotti locali e una notte sotto il cielo calabrese. Un borgo ancora da scoprire, ma già pieno di vita e memoria.