Rosarno senza medici di base: mille cittadini abbandonati dal sistema sanitario
Tavernise denuncia la crisi: cinque dottori in pensione non sostituiti, anziani e fragili senza cure. Appello al commissario Occhiuto per un piano straordinario di medicina territoriale

A Rosarno è esplosa una vera e propria emergenza sanitaria. Oltre mille cittadini si ritrovano oggi senza medico di base a causa del pensionamento contemporaneo di cinque dottori che l’Azienda sanitaria provinciale non ha ancora sostituito. A denunciarlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, che descrive il quadro come “drammatico” e indicativo del collasso della medicina territoriale in Calabria.
Anziani e fragili abbandonati: la denuncia di Tavernise
“La situazione è intollerabile – afferma Tavernise – e mette a rischio la salute di centinaia di persone, in larga parte anziani, malati cronici e soggetti fragili”. I pochi medici rimasti operativi nella zona hanno già raggiunto e superato il limite massimo di assistiti, costringendo molti cittadini a rimbalzare da un ambulatorio all’altro nella speranza di ricevere cure. In questo contesto, Tavernise esprime piena solidarietà al sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì, che ha lanciato un appello urgente all’Asp e al commissario alla sanità Roberto Occhiuto affinché si intervenga tempestivamente per ristabilire un servizio essenziale.
Una crisi annunciata: numeri allarmanti sul crollo della medicina di base
I numeri diffusi dalla Fondazione Gimbe confermano il disastro: in Calabria mancano 66 medici di medicina generale; il 37,2% di quelli in attività assiste oltre 1.500 pazienti, ben al di sopra del limite previsto. Tra il 2019 e il 2023 il numero dei medici di base in Calabria è diminuito del 20,9%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale (-12,7%). E nel 2024, per la prima volta, i candidati ai concorsi sono stati meno dei posti disponibili. “È evidente che il sistema sta implodendo – sottolinea Tavernise – e non possiamo più aspettare”.
“Servono fatti, non promesse”: l'appello al commissario Occhiuto
Tavernise chiede con forza un piano straordinario per la medicina di prossimità e interventi immediati nei territori più fragili. “Non servono più parole o promesse, servono azioni concrete. Bisogna garantire la continuità dei servizi sanitari e rispondere alle legittime richieste delle comunità”, afferma il consigliere regionale, ricordando che sospendere i pensionamenti fino alla nomina dei sostituti, come richiesto dal sindaco Cutrì, è una misura urgente, necessaria e di buon senso. “Non possiamo permettere che l’emergenza di Rosarno si trasformi nell’ennesima tragedia annunciata della sanità calabrese”.